Inutile dare valutazioni personali sull’esito del concorso e sui film che avremmo voluto veder premiati a Venezia 65, Mickey Rourke in The Wrestler è letteralmente un’idea di cinema incarnata e rappresenta perfettamente la trasversalità di un palinsesto ricco la cui identità non si esaurisce certamente con i risultati del concorso. La mostra diretta da Marco Muller regge benissimo e rimane assolutamente convincente nell’assemblare un numero elevato di film di ottimo livello attraverso tutte le sezioni. Se c’è una frattura, un buco nero, questo dovrebbe esser rintracciato altrove, fuori da Venezia e direttamente nel funzionamento dell’apparato distributivo Italiano, anche in questo caso è inutile far la lista dei film che ancora non hanno una distribuzione ufficiale nel nostro paese ed è altrettanto inutile ribadire un’imbarazzante discrepanza tra la fisiologia del nostro mercato distributivo e quello internazionale; per fortuna c’è Venezia. Per tutta la prossima settimana Indie-eye / Straneillusioni continuerà a pubblicare recensioni e approfondimenti in tutte le sezioni trasversali al portale (nuove illusioni, colonne sonore, strana illusione etc.) sui film visti alla mostra e di cui ancora non abbiamo parlato , nel frattempo, questa è una lista “improvvisa” di quelli che ci sono piaciuti di più:
– Rachel Getting Married di Jonathan Demme ( Recensito da questa parte)
– Les plages d’Agnès di Agnès Varda ( Recensito da questa parte)
– Vegas: Based on a True Story di Amir Naderi ( Recensito da questa parte)
– Plastic City di Yu-lik wai ( Recensito da questa parte)
– The Hurt Locker di Katherine Bigelow (Recensito da questa parte)
– 35 Shots of Rhums di Claire Denis ( Recensito da questa parte)
– Akires To Kame di Kitano Takeshi ( Recensito da questa parte)
– Arcana di Giulio Questi, montato da Kim Arcalli ( L’oscura colonna sonora di Romolo Grano recensita da questa parte)
– Gabbla di Tariq Teguia (Recensito da questa parte)
– Il Seme Della discordia di Pappi Corsicato ( Recensito da questa parte)
– The Wrestler di Darren Aronofsky ( per Myckey Rourke, recensito da questa parte)
– Ponyo on the cliff by the sea di Hayao Miyazaki e The Sky Crawlers di Mamoru Oshii (recensiti in coppia da questa parte)
– Melancholia di Lav Diaz ( Recensito da questa parte)
– Pranzo di Ferragosto di Gianni di Gregoria ( recensito da questa parte )
– Puccini e La fanciulla di Paolo Benvenuti (recensione di prossima pubblicazione)
– A Erva do Rato di Julio Bressane (recensione di prossima pubblicazione)
– Vinyan di Fabrice Du Welz (Recensione di prossima pubblicazione)
– Stella di Sylvie Verheyde (Recensione di prossima pubblicazione)
– Nuit de chien di Werner Schroeter (Recensione di prossima pubblicazione)
– Inju la bête dans l’ombre di Barbet Schroeder (Recensito da questa parte)
– I Documentari di Ermanno Olmi per la EdisonVolta (recensione di prossima pubblicazione)
– Il Passato è il mio bastone di Antonio Rezza e Flavia Mastrella (recensione di prossima pubblicazione)
– $E11.OU7! (Sell Out!) di Yeo Joonhan (Recensito da questa parte)
– L’apprenti di Samuel Collardey (Recensione di prossima pubblicazione)
– Encarnacao do demonio di José Mojica Marins ( Recensione di prossima pubblicazione)
– Do Visivel ao Invisivel di Manoel de Oliveira ( Recensione di prossima pubblicazione)
– Puisque nous sommes nés di Jean-Pierre Duret, Andréa Santana (Recensito da questa parte)
E altri che ci sono piaciuti di meno……
