Ecco tutti i premi di Venezia 67 assegnati dalla giuria presieduta da Quentin Tarantino con i link alle nostre recensioni; una prima valutazione complessiva su questa edizione, al di là dei premi, l’abbiamo formulata qualche ora fa da questa parte; ci è sembrata una delle edizioni più belle degli ultimi anni; non siamo totalmente d’accordo con alcune scelte (Coppola, De La Iglesia), ma i premi a Essential Killing e Road To Nowhere ovviamente sono in sintonia con il nostro pensiero; La coppa volpi a Ariane Labed è una sorpresa piacevolissima perchè pone l’attenzione non solo sul notevole lavoro di Athina Rachel Tsangari per un film a nostro avviso molto bello e difficile (e che è scarsamente piaciuto alla stampa generalista) ma anche sull’intera esperienza di un intero team che include una scheggia di cinema di Yorgos Lanthimos, autore ancora sconosciuto in Italia. Nei prossimi giorni aggiorneremo i link integrando le pubblicazioni dedicate a Venezia 67 con le visioni che sono rimaste fuori per ragioni di tempo.
Leone d’Oro: Somewhere di Sofia Coppola
Leone d’Argento (regia): Balada triste de trompeta di Alex de la Iglesia
Premio della Giuria: Essential Killing di Jerzy Skolimowski
Coppa Volpi (femminile): Ariane Labed per Attenberg di Athina Rachel Tsangari
Coppa Volpi (maschile): Vincent Gallo per Essential Killing di Jerzy Skolimowski
Premio Mastroianni (rivelazione): Mila Kunis per Black Swan di Darren Aronosky
Premio Osella (sceneggiatura): Alex de la Iglesia per Balada triste de trompeta
Premio Osella (fotografia): Mikhail Krichman per Silent Souls di Aleksei Fedorchenko
Leone d’Oro per l’insieme dell’opera: Monte Hellman per Road to Nowhere
Leone del futuro: Cogunluk di Seren Yuce
Premio Orizzonti: Verano De Goliat di Nicola’s Pereda
Premio speciale della giuria: The Forgotten Space di Noel Burch e Allan Sekula
Premio Orizzonti Cortometraggio: Coming Attractions di Peter Tscherkassky
Premio Orizzonti Mediometraggio: Tse di Roee Rosen
Premio Controcampo italiano: 20 sigarette di Aureliano Amadei
Premio Persol 3-D: Avatar di James Cameron ex-aequo con Dragon Trainer di Chris Sanders e Dean Deblois