Sameh Zoabi nato e cresciuto a Iksal, villaggio palestinese vicino a Nazareth, si è laureato all’università di Tel Aviv in Cinema e Letteratura Inglese. Dopo una borsa di studio che gli ha permesso di seguire un master in regia alla Columbia University, è diventato uno dei registi più promettenti del nuovo cinema indipendente mediorientale. I suoi film sono stati scelti per partecipare a festival come Toronto, Locarno, Sundance, Karlovy Vary.
Tel Aviv on Fire è il suo secondo lungometraggio ed è intepretato da Lubna Azabal, l’indimenticabile protagonista de “La donna che canta” di Denis Villeneuve e da Kais Nashif.
Il film racconta di Salam, un bel trentenne palestinese che vive a Gerusalemme e lavora come dipendente di una produzione che ogni giorno sviluppa una popolarissima soap opera Palestinese, chiamata appunto “Tel aviv on fire”. Il prodotto televisivo è sviluppato a Ramallah e ogni giorno Salam deve passare attraverso un durissimo checkpoint per raggiungere gli studi televisivi. Un giorno incontra Assi, il comandante del checkpoint, la cui moglie è una fan accanita dello show televisivo. Per impressionarla, Assi fa in modo di esser coinvolto nella scrittura dello show.
Salam capisce che le idee di Assi potrebbero promuoverlo come sceneggiatore e la sua carriera comincia ad accendersi fino a quando Assi e i produttori cominciano a dissentire sul possibile finale della soap. Schiacciato inesorabilmente tra un ufficiale dell’esercito e i finanziatori arabi, Salam può risolvere i suo problemi solo con colpo da maestro conclusivo.
“Tel Aviv on fire” di Sameh Zoabi sarà proiettato oggi a Venezia 75 nella sezione Orizzonti alle ore 14:00 in Sala Darsena
Le Foto Del Film