Jalal un giorno decide di donare a una persona bisognosa 10.000 dollari. Fa pubblicare l’annuncio su un noto giornale di Teheran, attirando l’attenzione di decine di poveracci che si accalcano sotto casa sua tanto da far intervenire la polizia per mandarli via. Solo una ragazza incinta e l’ex fidanzata dell’uomo non demordono. Presentato a Venezia 72 nella sezione Orizzonti arriva nelle sale italiane a partire dal 23 giugno prossimo il lungometraggio di debutto del regista Iraniano Vahid Jalilvand. “Un omaggio verso chi sa donare – ha dichiarato l’autore – e una critica sociale verso una società disattenta, ma anche un omaggio verso le persone che offrono comprensione agli altri”
“L’iran è piena di persone come Jalal – ha aggiunto Jalilvand – solo che c’è una certa distanza tra di loro e la società che vi sta intorno”.
Nel film del cineasta iraniano i personaggi emergono piano piano, prendono corpo nella mente e crescono, con un’attenzione specifica alla storia: “All’inizio hai un copione in mano e le carte d’identità degli attori, poi parli con loro e vengono fuori nelle loro caratterizzazioni, cominciano a crescere e spesso alcuni ruoli vengono diversi e migliori di come li avevo immaginati”.
Il film è interpretato dall’affascinante Niki Karimi , personaggio testardo che ha sofferto tantissimo. Una caratteristica importante per l’attrice iraniana nella scelta dei ruoli: “scelgo sempre ruoli di persone che combattono e non si arrendono. Si tratta di un percorso che ci fa diventare esseri umani, un percorso che ci fa affrontare le avversità della vita senza essere cattivi. Nei miei 22 anni di carriera ho fatto circa 50 film però posso confermare che questa volta il regista voleva costruire qualche cosa di diverso. Lavorare con un regista consapevole come Vahid fa si che l’attore dia il meglio di se. Una persona che vede i tuoi punti di forza e li mette in risalto. Di solito gli attori hanno dei riferimenti esterni, ma lui voleva che non avessi molti riferimenti da cui trarre ispirazione.
“La prima volta che l’ho vista gli ho detto che era molto brava – ha aggiunto Vahid Jalilvand parlando di Niki Karimi – però guardava dall’alto verso il basso, questo era dovuto alla sua classe sociale, dalla sua bellezza e dalla sua bravura. Gli dissi che il suo sguardo doveva diventare modesto perché faceva la parte di una persona che soffriva. Per questo ci siamo inventati un linguaggio e ogni volta che il suo sguardo diventava autorevole le facevo quel cenno”.
Un mercoledi di Maggio di Vahid Jalilvand – Iran, 102’
Interpreti: Niki Karimi, Amir Aghaee, Shahrokh Forootanian, Vahid Jalilvand
distribuzione: Academy Two