Conferenza Stampa del film Vox Lux in concorso a Venezia 75
Regia di Brady Corbet
110 minuti
Interpreti: Natalie Portman, Raffey Cassidy, Stacy Martin, Jude Law, Jennifer Ehle
Sinossi di Vox Lux di Brady Corbet
Un’infanzia difficile, delle circostanze e degli eventi che fanno crescere inaspettatamente la protagonista Celeste. Un film che parte dalla tragedia di una giovane ragazza per arrivare al successo di una pop star.
Per Natalie Portman: Quanto è stato impegnativo per lei interpretare il personaggio di Celeste e qual è stato il rapporto con il cast?
Ho amato fin da subito il personaggio. È un personaggio totalmente diverso dalla protagonista di Black Swan, la narrazione è completamente diversa così come l’ambiente in cui mi sono trovata a lavorare. È stata un’esperienza completamente diversa, ho avuto la fortuna di poter essere in un ambiente molto libero e soprattutto divertente. Ho sempre voluto essere una pop star ed inoltre ascolto Sia da tempo, e per mia fortuna ci siamo incontrate prima di girare il film, per me è stato un onore.
Perché Sia rappresenta la cantante giusta per il film?
Corbet
Avevamo diversi diritti riguardanti diversi autori, Sia tuttavia è sempre stata molto prolifica come autrice. Il personaggio che cercavo era un insieme di personaggi reali e fittizi, ed è proprio questa la grande forza e allo stesso tempo la grande versatilità del mio personaggio.
Per Natalie: Questo film è una dichiarazione contro le armi da fuoco? Si può intendere come messaggio?
Questo film non contiene messaggi, è semplicemente un ritratto della nostra società, della violenza e dello spettacolo che nasce tra queste due cose. Il film a mio avviso si può considerare come un elemento artistico ma non ci sono messaggi che arrivano allo spettatore.
Si può considerare la pop star come un mostro? E soprattutto, cosa può aver scatenato nel personaggio la volontà di trasformare la sua infanzia drammatica per diventare ciò che è?
Corbet
Il personaggio non è di certo un mostro, ha una sindrome derivante dallo stress post traumatico. Il ventesimo secolo è stato segnato dal male e il ventunesimo secolo probabilmente sarà la manifestazione di questo male. Ma in ogni caso il mio personaggio non è un mostro.
Per Portman e Cassidy: grazie alla tematica principale del film, ovvero la perdita dell’innocenza, cosa avete scoperto di voi stessi?
Natalie
La tematica della perdita dell’innocenza è sicuramente presente nel film. La protagonista cambia radicalmente dopo 15 anni, ha un aspetto totalmente diverso ed è incredibile vedere questo cambiamento. Io personalmente non amo confrontarmi con i miei personaggi, non voglio fare parallelismi.
Cassidy
Ciò che mi ha colpito è sicuramente l’incidente, il giorno del suo cambiamento. Da quel momento tutto sarà molto diverso. Ciò che mi colpisce è la percezione della propria personalità, di come creda che possa essere portata via dalle persone che la circondano.
Si può pensare a questo film come un film sul terrore derivato dalle armi da fuoco?
Portman
Sono sempre stata interessata nella psicologia della violenza, nella psicologia di massa e di gruppo venendo da un posto come Stati Uniti in cui sembra spesso di essere all’interno di una guerra civile. Tutto ciò ha un impatto psicologico molto forte, gli atti di violenza possono creare momenti di terrore molto forti nella nostra quotidianità, perciò credo si possa dire che questo film tratti proprio delle conseguenze e delle emozioni che derivano da questi atti.
Corbet
Il film tratta di eventi hanno definito gli ultimi anni. Ho spiegato tutto nel film, non volevo essere pedagogico o didattico, doveva essere una riflessione su ciò che è successo negli ultimi vent’anni. Ecco cosa testimonia. Credo che sia un buon inizio per riflettere collettivamente.
Per l’interpretazione dei personaggi, come vi siete preparati?
Martin
Ho iniziato leggendo la sceneggiatura e sapevo bene come lavorava Corbet, ma molto viene soprattutto dal set, dal lasciarsi sorprendere dagli attori e dai fatti durante le riprese.
Portman
Ho guardato moltissimi documentari sul Pop per raccogliere dettagli e approfondimenti che potessero essere utili. Ovviamente c’è una buona parte di coaching per quanto riguarda il ballo, il quale è stato interamente coreografato da mio marito. In questo modo potevo provare le coreografie a casa, anche se devo ammettere che la musica mi ha molto intimorito all’inizio.
Cassidy
C’erano numerose differenze tra i personaggi che interpretavamo, per questo motivo la cosa importante è stata creare una buona comunicazione con Natalie. Ovviamente anche per me il resto viene dall’esperienza del set.