Paloma Schachmann e Leandro Koch alla ricerca delle radici yiddish e della musica klezmer, in un viaggio che li conduce nella regione storica della Bessarabia, tra Ucraina, Romania e Moldavia, a cavallo tra il Covid e l'inizio delle ostilità russe nella guerra di invasione contro l'Ucraina. Il film è stato presentato nella sezione Encounters della Berlinale 73. Il film ha ottenuto il Premio GWFF per la migliore opera prima alla Berlinale
La violenza generazionale è matrilineare per João Canijo. Madri che non sanno amare o temono di non saperlo fare, distruggono la vita dei figli. "Mal Viver", presentato dal regista portoghese in concorso alla Berlinale, complementarmente a "Viver Mal", film gemello proposto nella sezione Encounters, è un intenso lavoro sugli attori.
III è il primo corto di Salomé Villeneuve destinato ad una circolazione festivaliera. Dopo Venezia approda alle Journées du cinéma québécois en Italie, nella selezione dei corti visibili gratuitamente su piattaforma OpenDB. Nella chiarezza adamantina di un cinema scritto attraverso i sensi, questo piccolo ma sorprenente film di 12 minuti, diventa a un certo punto misterioso come un rituale, proprio per la capacità della giovane regista di muoversi tra dolcezza e furia, con un cinema nuovamente immerso nel mondo.
Pur muovendosi nel solco di una tradizione conosciuta Arsenault & fils riserva notevoli sorprese per la capacità di rintracciare una propria antropologia radicale nella descrizione di un contesto che dall'esterno potremmo definire come mafioso. In concorso alle Journées du cinéma québécois en Italie. La recensione
Con Viking Stéphane Lafleur, resuscita il dominio del principio di realtà, in un mondo dominato da quello di simulazione. Lo sguardo fantascientifico è quello che abita il punto di vista alieno, capace di svuotare e derealizzare gesti conosciuti. In concorso alle Journées du cinéma québécois en Italie, il festival che da vent'anni porta in Italia il talento e la creatività dei migliori registi dal Québec. La recensione
In Cette Maison, tempo e spazio vengono attraversati in ogni direzione, per evocare una storia matrilineare che diventa il prisma dal quale viene proiettata l'idea di casa come luogo di negazione e allo stesso tempo di rifondazione; spazio immaginale attraversato dall'occhio oppure luogo fisico, ricreato dal tatto e dal corpo.
Il primo, splendido lungometraggio di Miryam Charles, apre oggi la 20/ma edizione delle Journées du cinéma québécois en italie. La recensione
Risonanze e riflessi della coscienza nell'anti noir dell'ungherese Lili Horvát sull'elaborazione del vuoto. “Preparativi per stare insieme per un periodo indefinito di tempo” è un film sul lutto della separazione, sul vuoto emotivo riempito con i pericoli del fantasticare, sulla pratica reciproca dell'ascolto, motore di risonanze affettive. In sala dal 2 Marzo, grazie a Cineclub Internazionale Distribuzione
Disco Boy, il nuovo film di Giacomo Abbruzzese presentato in concorso alla Berlinale 73, ha vinto il premio per il miglior contributo artistico e per la fotografia di Hélène Louvart. Opera collettiva nel senso dei talenti e della maestranze coinvolte, rimane a metà tra cinema e arti transmediali. Il film uscirà in Italia con Lucky Red, il prossimo 9 Marzo. La recensione