La Berlinale condanna fermamente la guerra di aggressione della Russia, che viola il diritto internazionale, ed esprime solidarietà al popolo ucraino e a tutti coloro che si battono contro questa guerra. Una voce forte e chiara dal festival internazionale del cinema di Berlino, che si schiera anche contro un boicottaggio generalizzato delle opere russe, dove il rischio sarebbe quello di silenziare proprio le voci di dissenso, ma chiarisce che non ci sarà spazio per delegazioni, opere e realtà che fanno diretto riferimento al regime di Putin.
Le arti marziali miste servono a Taras Dron per raccontare l'assimilazione dei codici della guerra attraverso il corpo e l'urgenza della lotta. Yulia rivendica la necessità di una strenua resistenza ai codici dell'attesa. Uno sguardo granitico che sgretola quello maschile, ma allo stesso tempo rivendica la sovrimpressione tra la sua identità e quella dell'Ucraina, senza alcuna mediazione né resa.
Fabrice Du Welz, autore di culto sin dall'esordio con il memorabile "Calvaire". Viscerale, estremo, profondamente carnale si è confrontato con le pulsioni distruttive del desiderio. Non fa eccezione il suo ultimo "Inexorable", neo-noir nichilista in uscita nelle sale francesi il prossimo 6 aprile. Per l'occasione abbiamo raggiunto il regista belga durante il tour promozionale del suo film, per una lunga conversazione curata da Michele Faggi, che proponiamo ai lettori di indie-eye
I lightbox sono strumenti essenziali per chi realizza fotografia still life di oggetti e prodotti. Sono dei veri e propri studi fotografici professionali di dimensioni ridotte, montabili e con illuminazione a led incorporata. Ne abbiamo provato uno per voi, prodotto dalla casa francese Havox, specializzata in lightbox di altissima qualità e di resa eccellente. Il nostro video test
Klondike della regista ucraina Maryna E Gorbach ha ottenuto il premio della giuria ecumenica alla Berlinale, il secondo premio del Panorama Audience Award, sempre alla Berlinale 2022 e il Directing Award all'ultimo Sundance Film Festival. Ambientato nel Donbass durante il 2014 è una durissima e dolorosa penetrazione nella dimensione quotidiana della guerra che può aiutarci a comprendere le immagini che arrivano in questi giorni dai media internazionali. Klondike è come un film impossibile, una storia famigliare interrotta, un plot che non può svilupparsi, ma che nonostante i continui sabotaggi, resiste e torna alle possibili origini del racconto comunitario: una casa, una donna, un uomo e una bimba in arrivo. Spes contra Spem, dare corpo alla speranza invece di attenderla.
Il sindacato degli sceneggiatori si oppone alla decisione di SIAE di sospendere il pagamento dei diritti a favore di autori russi. Un precedente pericoloso, veicolo di possibili e future discriminazioni, dichiara la Writers Guild Italia
Flee attraversa la guerra in Afghanistan con discrezione, esplorando i dettagli geopolitici e le terribili conseguenze che ebbero sulla popolazione ma non oltrepassa mai il contesto, mantiene sempre la sua attenzione sul protagonista, sui suoi sentimenti, sui contrasti che hanno animato ogni suo gesto e il suo istinto di sopravvivenza. Il film di Jonas Poher Rasmussen candidato all'oscar esce il 10 marzo grazie a Wanted Cinema. La recensione in anteprima
L'European Film Academy ha aderito alle imponenti sanzioni messe in atto a livello globale nei confronti della Russia e sostiene pienamente l'appello dell'Ukrainian Film Academy a boicottare il cinema russo: esclusione della Russia da Eurimages, l'invito a Festival, produttori, distributori a interrompere qualsiasi attività commerciale e culturale con le produzioni dei film Russi