sabato, Novembre 23, 2024
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Venezia 77

VENEZIA 77 - CONCORSO

VENEZIA 77 - FUORI CONCORSO

35 SETTIMANA INT. DELLA CRITICA

VENICE VR EXPANDED 2020

VENEZIA 77 - ORIZZONTI

INDIE-EYE CINEMA

How to have sex di Molly Manning Walker: recensione

Le bolle estive allestite per il consumo giovanile e i rituali di conoscenza carnale, barattano il regno della libertà estrema con l'oppressione dei corpi. Su How to Have sex, il potente film d'esordio di Molly Manning Walker

Scrapper di Charlotte Regan: recensione

Con Scrapper Charlotte Regan si inventa un cinema in continuo movimento. La recensione del film Gran Premio della Giuria al Sundance 2023

Aftersun di Charlotte Wells: recensione

Aftersun è uno dei film inglesi più belli e profondi degli ultimi anni. Charlotte Wells ricerca l'immagine del padre attraverso lo scarto tra ricordo ed evento: amare come mancanza incolmabile.

Les gens d’à côté di André Téchiné: recensione, Berlinale 74

Téchiné azzera lo stile, lo avvicina alle forme funzionali della documentazione, scompare dietro una tenda insieme al personaggio interpretato da Isabelle Huppert e mostra la sostanza di tutte le relazioni come impossibile attraversamento di una soglia. Sull'amore fantasma o i fantasmi d'amore: Les gens d'à côté, visto a Berlino 74 nella sezione Panorama

Filmstunde_23 di Edgar Reisz: recensione, Berlinale 74

Travestito da nostalgia, l’addio di Reitz al cinema è uno straordinario atto politico.

Verbrannte Erde di Thomas Arslan: recensione, Berlinale 74

Arslan rivisita il genere Krimi nel suo film più riuscito dal 2010. Visto nella sezione Panorama della Berlinale 74

Intercepted di Oksana Karpovych: recensione – Berlinale 74

Visto nella sezione Forum della Berlinale, il film di Oksana Karpovych mette insieme le intercettazioni fatte dai servizi segreti ucraini tra marzo e novembre 2022. Le telefonate sono quelle dei soldati russi alle madri e alle mogli. Le immagini quelle di un paese struprato.

Comme le feu di Philippe Lesage: recensione, Berlinale 74 – Generation

Philippe Lesage, uno degli autori francofoni più interessanti in circolazione, capace di mettere scena racconti di formazione drammaticamente interrotti e compromessi dalla crudeltà della realtà sociale mondana, come costrutto culturale e sociale, è in concorso a Berlino nella sezione Generation con il suo nuovo film. Ancora una volta, Comme le feu, colloca lo sguardo adulto contro quello adolescente

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