sabato, Novembre 23, 2024
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Venezia 77

VENEZIA 77 - CONCORSO

VENEZIA 77 - FUORI CONCORSO

35 SETTIMANA INT. DELLA CRITICA

VENICE VR EXPANDED 2020

VENEZIA 77 - ORIZZONTI

INDIE-EYE CINEMA

The most distant course (Zui yao yuan de ju li ) di Jing-Jie Lin – Venezia 64: la recensione

The most distant course raggiunge un alto livello di commozione proprio nella discrasia di un tempo e l'altro con un dialogo continuamente rovesciato tra la finzione e schegge di realtà documentabile; sono queste a subire l'arbitrio della scelta affettiva e a rivelare un movimento che da materico diventa metafisico

The nines di John August – Venezia 64: la recensione

The nines recupera una fascinazione digitale e archeologica di certe produzioni ITC e in particolare sembra riferirsi alla breve parabola televisiva di P.J. Hammond nel tentativo di re-inventare una fantascienza di tipo filosofico capace di sviluppare derive del racconto a partire dalle anomalie del tempo

Venezia 64: En la ciudad de Sylvia – José Luis Guerin

José Luis Guerin Spagna / Francia 2007 Nell'ultimo film del maestro Kwon-taek Im presentato a Venezia 64, si parla anche di canzoni che possono infrangere le regole. En la ciudad de Sylvia è una...

Venezia 64: Sukiyaki Western Django – Miike Takashi

Ancora ci piace farci attraversare dalla Fantascienza Bressaniana a cui il Django di Miike si avvicina pericolosamente in una sovrapposizione di segni, materiali della storia, iconografie depistanti e soprattutto la permeabilità mutante di questi stessi elementi, in un gioco tra oriente e occidente che fa naufragare qualsiasi ipotesi autoritaria sulla soggettiva

The sun also rises (Tai yang zhao chang sheng qi) di Wen Jiang – Venezia 64: la recensione

Jiang Weng costruisce una macchina visionaria che va alla velocità di un film di Hong Kong e stratifica segni, materiali di memoria iconografica e storica come in un film di Paradzanov

Venezia 64: Small Gods – Dimitri Karakatsanis

smallgods.jpgCon Small Gods la sensazione è quella di trovarsi di fronte ad una macchina del senso costruita per funzionare, mtv generation 2.0 dove gli strani dis-equilibri tra pieno e vuoto sono evitati come la peste e il dolore della perdita non struscia con oggetti e increspature del tempo perché soffocato da un bellissimo bombardamento di estetica sensoriale

Un baiser, s’il vous plait – Emmanuel Mouret – Venezia 64: la recensione

Nuovo irresistibile film di Mouret a Venezia. La recensione

Venezia 64: Mad Detective (Shentan) – Johnnie To / Ka-Fai Wai

L'occhio sciamanico è anche una possibilità della visione di uscire da se, uno slittamento progressivo del senso che permette non solo di vedere ma anche di vedere la visione. L'ultimo bellissimo film di Johnnie To che Marco Muller ha inserito a sorpresa nella rosa dei film in concorso a Venezia 64, è anche questo

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