Il primo teatro ad autodistruggersi è proprio quello della citazione, più che nella vertigine Tarantiniana, Kantoku · Banzai! fa della mutazione qualcosa di terribile e iconoclasta
I’m not there sperimenta la dissoluzione sul corpo del biopic come genere, risucchiando tutta una serie di visioni del simulacro da I Walk the line in giù, in una vertigine sensoriale, soggettiva, potentemente storica come un’ Histoire(s) du cinéma.