Camping du Lac è lo sguardo "fantastico" sul cinema del reale di Eléonore Saintagnan. Il film, vicino ai riti, le radici e il folklore di una piccola comunità bretone, è una ricerca della verità attraverso l'invenzione. Passato per Locarno, la Viennale, il Festival di San Sebastian, quello di Gent e di Thessaloniki, è adesso in Concorso al Torino Film Festival. La recensione
Il primo lungometraggio di Ara Ball presentato al Festival du Nouveau Cinéma Montréal aderisce al linguaggio furente del cinema punk, aggiornandone il lessico con un umorismo prettamente visuale, ma anche con una carrellata di volti e corpi disperati, mentre cercano di salvarsi la vita. La recensione di L'ouragan F.Y.T.
Mirlan Abdykalykov torna a raccontare il suo paese a quattro anni di distanza da Jo Kuluk, mantenendo viva l'attenzione sulla vita minima della comunità Kirghisa. "Bride Kidnapping" si è aggiudicato il premio principale al 28mo Festival di Busan in Sud Corea. Il film è un durissimo resoconto sul "rapimento delle spose", gravissima violazione dei diritti delle donne, tollerata anche dalle autorità locali e che ogni anno in Kirghizistan conta più di diecimila donne sequestrate e stuprate a scopo matrimoniale.
Il primo lungometraggio di Luna Carmoon, rivela un coraggioso spessore filosofico. Ancorato alla ribollente fisicità della materia, ne incorpora oggetti e fenomeni per assolvere un processo di trasformazione interiore.
I limiti e la vacuità dell'essere intonano l'ultimo canto. The Girls, l'ultimo film di Kenichi Ugana presentato al Festival du Nouveau Cinéma di Montréal, descrive tre ragazze protette da una foresta insieme al loro mondo, mentre tutt'intorno la realtà è in fiamme. La recensione
La voce di Kenichi Ugana è una voce nuova e originale, per la straordinaria capacità di giocare con gli elementi del cinema di genere con poesia, libertà e consapevolezza che credevamo perdute. La recensione di "Visitors - Complete Edition"
Jawad Rhalib entra nelle classi scolastiche di Bruxelles e affronta la radicalizzazione del fondamentalismo islamico attraverso un personaggio di forza straordinaria interpretato da una Lubna Azabal in stato di grazia. Amal, musulmana laica, vuole Allah fuori dall'aula e i versi del poeta omosessuale Abū Nuwās dentro. Visto al Tallinn Black Nights Film Festival, la recensione
Splendida Nicoletta Della Corte che in Effetto Truffaut, si serve del cinema del grande regista francese, per definire l'intensa geografia interiore di un'attrice. In scena al Teatro Della Pergola, saloncino Paolo Poli, fino al 16 di Novembre.