Fabio Pozzi
Fabio Pozzi, classe 1984, sopravvive alla Brianza velenosa rifugiandosi nella musica. Già che c'è inizia pure a scrivere di concerti e dischi, dapprima in solitaria nella blogosfera, poi approdando a Indie-Eye e su un paio di altri siti.
Silver Jews – Early Times (Drag City, 2012)
Early Times racchiude le primissime uscite in lo-fi dei Silver Jews, la creatura di David Berman
Ka Mate Ka Ora – Violence (White Birch, 2012)
I Ka Mate Ka Ora arrivano al terzo disco, sempre nel nome della lentezza, dello shoegaze e della psichedelia, confermandosi un'ottima realtà; la recensione di Fabio Pozzi...
Low, live @ Shambala, Milano, 25 febbraio 2013
I Low sono passati da Milano per uno showcase radiofonic; il live report
Steve Wynn, ogni sera suono quello che mi ispira
Steve Wynn con i Dream Syndicate è stato uno degli elementi cardine del rock alternativo anni '80 e ancora oggi porta avanti il suo discorso musicale con coerenza ed enorme classe, eccezionalmente lo abbiamo incontrato
Thony, scrivere e cantare in inglese mi è venuto naturale
Thony, cantante ed attrice. La protagonista di Tutti i santi giorni di Paolo Virzì ci racconta la sua esperienza nel film e il suo primo grande amore, la musica
I Low da The Great Destroyer a The Invisible Way: evoluzioni di una band
Lo speciale di Fabio Pozzi dedicato ai Low
La notte dei lunghi coltelli – Morte a credito (Black Candy, 2013)
La notte dei lunghi coltelli esordisce con Morte a credito, alternando sfuriate hardcore a brani più atmosferici e meno riusciti; la recensione di Fabio Pozzi
The Mohawk Lodge – Damaged Goods (White Whale Records, 2012)
I Mohawk Lodge in Damaged Goods recuperano l'american sound di Springsteen e The Band, con un approccio più garage e lo-fi; la recensione di Fabio Pozzi...
Fabio Pozzi
Fabio Pozzi, classe 1984, sopravvive alla Brianza velenosa rifugiandosi nella musica. Già che c'è inizia pure a scrivere di concerti e dischi, dapprima in solitaria nella blogosfera, poi approdando a Indie-Eye e su un paio di altri siti.