sabato, Novembre 23, 2024

Ugo Carpi

Ugo Carpi ascolta e scrive per passione. Predilige il rock selvaggio, rumoroso, fatto con il sangue e con il cuore.

JM Airis – Wild Birds: la recensione

JM Airis torna con un secondo album dal titolo Wild Birds. Roots Rock newyorchese dalla grande onestà poetica ed espressiva. Tra Dylan, Springsteen e i Wilco.

Bill Fay – Who is the sender? – la recensione

Bill Fay continua con la nuova stagione del suo comporre, dopo il ritorno di tre anni fa pubblicato sempre da Dead Oceans. Who is the sender? conferma il team di lavoro dell'album precedente, tra nuovi e vecchi collaboratori e ci consegna tredici tracce di uno splendido gospel laico e alternativo, come lo ha definito lo stesso Fay

I Refused son tornati, come le streghe: Freedom

I Refused sono tornati, come le streghe. Il nuovo album si intitola Freedom e il primo estratto è Elektra

Saun & Starr – Look Closer: la recensione

Saun & Starr, coriste di lungo corso per Sharon Jones e i suoi Dap Kings debuttano con un full lenght di altissimo livello. "Look Closer" è un'enciclopedia soul che tra le voci include quelle di Marvin Gaye, Staple Singers, Tammi Terrell e la Jamaica rocksteady. Sesso, divertimento e spirito sono assicurati.

The Junction – Hardcore summer hits: la recensione

Secondo album per la band vicentina, tra pop, noise, glam e hardcore old school

Surf City – Jekyll island: la recensione

I neozelandesi Surf City tornano con il loro album più pop, sempre sotto il segno di una combinazione alchemica tra psichedelia anni sessanta e noise rock anni novanta; più intensi che nostalgici, per mettere insieme i brani di Jekyll Island, la più selvaggia tra le golden isles della Georgia, hanno viaggiato tra gli States e l'India, regalandoci un travelogue elettrico e coinvolgente.

Brothers of the sonic cloth – s/t: la recensione

Tad Doyle torna in grande forma con il progetto "Brothers of the sonic cloth", un viaggio estremo e brutale nel doom più oscuro, tra derive psichedeliche e un grind narcolettico e totalizzante.

Steve Earle & The Dukes – Terraplane: la recensione

Steve Earle si separa dalla compagna e realizza un disco con una manciata di breakup songs; blues elettrico duro e puro con pochissime concessioni

Ugo Carpi

Ugo Carpi ascolta e scrive per passione. Predilige il rock selvaggio, rumoroso, fatto con il sangue e con il cuore.