Gli Athene Noctua nascono a fine 2010 a Mondovì (CN) in seguito all’incontro tra Andrea Bailo, Tommaso Fia, Cristiano Rossi e Simone Rossi. Sin dal primo momento, la formazione pone particolare attenzione al cercare di evitare che il suo rock strumentale, a metà tra post rock, prog anni ’70 e jazz, rimanga incastrato in sterili rigidità, ortodossie e standardizzazioni. Il primo risultato di questa ricerca sonora concentrata sull’evitare di porsi limiti è l’ep “Glayx” del 2011, breve lavoro uscito per Area Sonica Records e incentrato sul voler descrivere, tramite atmosfere e umori cangianti, il concetto di unione degli opposti, del collegamento fra passato e futuro, delle montagne con il mare. In concomitanza con l’uscita del disco, inizia anche ad infittirsi l’attività live, ma la scrittura di nuovi pezzi prende il sopravvento e, nel giro di poco più di un anno, la band torna in studio per concentrarsi sul primo album lungo.
Il nuovo lavoro, battezzato “Others”, in uscita per DreaminGorilla Records e registrato nel Luglio 2013 in analogico presso gli Oxygen Studio di Paride Lanciani (Kash, Instrumental Quarter, collaborazioni con Steve Albini), si compone di otto brani e mostra in maniera chiara e netta tutto il potenziale della band, sia dal punto di vista della tecnica, che delle scelte melodiche e di arrangiamento. Gli Athene Noctua guardano al futuro senza dimenticare la lezione dei grandi del passato, mescolando con gusto e perizia krautrock, post rock, jazz, psichedelia e stoner.
Others vuole essere, prima di tutto, il ritratto più fedele possibile di quello che gli Athene Noctua sono sul palco. Un viaggio mentale che vuole arrivare alle budella. Riflessi di epoche e luoghi lontani tra loro, trascinati insieme da una appassionata curiosità, mai urlata ma instancabile. Prendete il jazz, unitelo con le intuizioni post rock della Chicago anni ’90 e non dimenticate le influenze teutoniche di inizio anni ’70. Otto brani strumentali che, tra raffinatezza e scelte melodiche azzeccate, si inseguono fra loro, dando vita a paesaggi dove la complessità diventa semplicità e la matematica pura emozione. L’intero disco è stato registrato e mixato completamente in analogico, con pochissime sovraincisioni.