« Between the idea
And the reality
Between the motion
And the act
Falls the Shadow»
(T. S. Elliott)
Bobby Conn è fermo dal 2013. L’ultimo album dell’anticristo era il bel “Macaroni” dopo il quale il nostro ha continuato con l’attività live e ha diffuso alcuni brani inediti solamente su youtube e in versione embrionale, sempre con il fedele violino di Monica Boubou a dialogare con la sua chitarra. Hollow Men aveva già fatto capolino in un video registrato al Green Mill di Chicago nel 2013 e in quella versione essenziale sprigionava già tutto il groove e la forza glam che è possibile ascoltare nel brano definitivo, introdotto da un’orchestra che echeggia atmosfere Wagneriane.
Il progetto del video è un’idea di Conn insieme a Jonathan Johnson, designer di gioielli, amico e collaboratore di vecchia data di Bobby e sodale del cineasta canadese Bruce LaBruce. Ad interpretarlo, oltre a Conn e allo stesso Johnson, la performer Katja-Inga Baldowski, già collaboratrice del designer, a conferma dell’afflato familistico e wharoliano dell’intero progetto. Alla base, la poesia di T. S. Elliott “The Hollow Men” dove l’umanità è una massa alla deriva trainata in una terra di nessuno per le conseguenze della grande depressione.
L’invettiva di una canzone di protesta viene contaminata con Flashdance, la voglia di riscatto, la vicenda di Nancy Kerrigan e Tonya Harding, il podofeticismo, l’amore, la speranza e la rivolta.
Un inno bellissimo