Diecimila spettatori hanno riempito il Parco ex-Caserma di Cocco nel corso delle tre serate di questo appuntamento ormai tradizionale eppur sempre in movimento. E’ stata la conferma che all’IndieRocket Festival c’è solo da divertirsi. “L’IndieRocket Festival, a lungo tenuto sotto osservazione dagli addetti del settore e da una città che pur con i suoi tempi recepisce le novità – commenta soddisfatto Paolo Visci, direttore artistico del Festival – ha dimostrato gusto musicale e capacità organizzativa. Non deve giustificarsi con niente e nessuno, solo andare avanti, forte del risultato di quest’anno, che ne conferma la crescita registrata già l’anno scorso. Il mio ringraziamento va a tutti coloro che hanno creduto nel Festival, dagli sponsor istituzionali, a partire dall’assessorato al Turismo e grandi eventi del Comune di Pescara fino ai privati”. La dimensione internazionale del Festival è stata ribadita dalle band provenienti da Italia, Spagna, Francia, Inghilterra, Germania, Cile che hanno accettato di suonare a Pescara perché il Festival, nel circuito della musica indipendente, è ormai accettato e accreditato. Ecco allora i gruppi che si sono alternati sul palco: i francesi John&Jehn con il loro synth pop e sonorità post punk, le atmosfere dandy e le melodie lievi, gli inglesi The Chap scanzonati e ironici, con fantasia e tecnica, l’eleganza sperimentale dei Dakota Days, la rara e strana magia sonora di ronzii degli Architeq, il live trascinante dei cileni Panico, latineggiante quanto basta, elettronico per lasciare un’idea di novità, fino al suono apocalittico dei Blackstrobe, che ha trasformato il Parco in dancefloor. Oltre alle band che hanno aperto le giornate nel pomeriggio, per un totale di quattordici. Hanno organizzato Skyline Lab, sempre con il sostegno dell’assessorato al Turismo e grandi eventi del Comune di Pescara, della Fondazione Pescarabruzzo e di Mediterranea Life. Partner sono Clap Dance Promotion, Movimentazioni, Ph Tv, Indie-eye, Post Bar, Tipografia, Sox design, Spray Records, Hot Viruz, Lomoteque, Meltin’ Pot, Furious Clothing. Main media partner Intercity magazine più una fitta rete di media partner locali e nazionali.