Giovedì 25 Febbraio
Live @ INIT Club
Via della Stazione Tuscolana 133
apertura h 22,00 ingresso 7 euro
Una chicca per un viaggio nella nostra storia culturale dagli anni ’80 ad oggi. Un appuntamento unico nel suo genere. Un incontro senza filtri, un contatto diretto tra l’artista e gli appasionati di libri, musica, cultura….
Un appuntamento raro per l’umanità e la disponibilità a capire e a farci capire di Massimo Zamboni quello che è successo in questi anni, cosa ci è rimasto degli anni ’80 e degli anni ’90, quanto ci hanno influenzato alcuni episodi. Massimo Zamboni vi accompagnerà in questo viaggio con voce-pensieri-parole-immagini-suoni. La performance “Live in Punkow” con Massimo Zamboni che ci fa rivivere la Berlino di quegli anni, quella che lui ha trovato nel 1981, riassunta nel suo libro “Il Mio Primo Dopoguerra”, il Muro (e i muri) ancora non caduti, ma con quel qualcosa che si “aggira” per quelle strade…il fermento, i giovani che convergono da tutta Europa nella città, pronti a prendere in mano la propria vita, un luogo dove vivere e imparare a fare, in prima persona…La Berlino delle case occupate e degli sconfinamenti esistenziali di qua e di là dal Muro, condotti da una colonna sonora e visiva di DAF, Einsturzende Neubauten, Ideal, Mona Mur, Lou Reed, David Bowie, Kim Karnes. Il mondo da cui sono usciti i CCCP.
E poi la riedizione del libro “In Mongolia in Retromarcia” (NdA Press), aggiornata e arricchita da testi inediti e e le fotografie di Giacomo Baroni. Il diario del viaggio in Mongolia di Massimo Zamboni, fondatore di CCCP e CSI, dal quale prese forma Tabula Rasa Elettrificata, album al vertice delle classifiche dei dischi più venduti per molti mesi. Massimo Zamboni in questi anni ha avuto modo di ripensare a quel viaggio, e ci racconterà inedite riflessioni maturate con gli anni. Con il senno di poi, tutto quel viaggiare altro non è stato che una lenta, anche sofferta, preparazione all’idea di procreare. Concepire l’idea di avere un figlio, quella la difficoltà maggiore per un europeo civilizzato e tutto di testa, costruito su libertà e paure. Sulla necessità di ”errare”, che è assieme “vagare” e “sbagliare”. Una condanna, e la sua salvezza. Proprio “ai figli” è dedicato il libro. Ai figli di uomo, di yak, di aquila, di cavallo, le vere divinità che rendono possibile la vita e la moltiplicano. Questo è un libro che favorisce le nascite.
Massimo Zamboni. Nasce a Reggio Emilia. Fondatore del gruppo CCCP – Fedeli alla Linea, di cui è chitarrista e compositore, e dei successivi CSI Consorzio Suonatori Indipendenti. Da solista ha pubblicato gli album Sorella Sconfitta (2004), L’orizzonte degli Eventi (colonna sonora – 2005), L’Apertura (assieme Nada Malanima – 2006), L’Inerme è l’imbattibile (cd+dvd – 2008). Ha realizzato diverse produzioni per le etichette discografiche I Dischi del Mulo e Consorzio Produttori Indipendenti. Ha realizzato diverse colonne sonore per il cinema. Ha pubblicato tre libri: In Mongolia in Retromarcia (Giunti 2000), Emilia Parabolica (Fandango 2003), Il mio Primo Dopoguerra (Mondadori 2005).