Alexander Brown è un regista dal grande talento. Lo dimostra questa nuova clip realizzata per l’ex Maccabees (leggi la foto intervista su indie-eye) Orlando Weeks. Le condizioni produttive sono quelle del Lockdown, con un procedimento simile a quello che YouNuts! hanno attivato coinvolgendo Benedetta Porcaroli nel nuovo video di Achille Lauro (l’intervista, qui su indie-eye).
Brown ha inviato una Canon 5D a Weeks e l’artista si è auto-filmato durante la performance di “Blood Sugar”.
Ricevuti i footage, ha lavorato con la distorsione delle immagini utilizzando un mixer video e in un modo concettualmente vicino a quello che aveva fatto per il suo precedente lavoro, “if the car beside you moves ahead” per James Blake.
In questo caso la silhouette di Weeks viene modificata e disincarnata come se fosse l’immagine fantasmatica che si dissolve a causa di un segnale statico instabile. Il video di Blake era più orientato ad un lavoro sul dettaglio e sulle luci, forzando il limite dell’estetica fotografica nella dimensione visual; questo invece sembra individuare quel transito tra immagine analogica e digitale, saturando i segnali di luminanza ed elaborando una mutazione della figura del performer a partire dal rumore bianco, dagli slacci, dagli artefatti creati da un nastro in via di smagnetizzazione.
Meno tattile e più vicino alla realtà aumentata, ma assolutamente splendido nel definire l’idea di isolamento come un ritorno all’immagine fantasmatica dell’era analogica; come se le forme, i contrasti e le ombre dei video-ritratti anni sessanta riemergessero da un tempo lontano e parallelo. Segnali (r)esistenti.