Debora Sforzini, classe ‘89, ha capitalizzato una frenetica esperienza nel campo del videomaking, occupandosi di pre-produzione, montaggio, direzione artistica e ovviamente regia. Come regista ha lavorato per i bolognesi Grantorino realizzando per loro una trilogia video e la clip per Andrea Lorenzoni intitolata “Distante” di cui parliamo oggi su indie-eye videoclip, dove il corpo, come ci ha detto “si fa tela dei ricordi, di tutte quelle esperienze, idee, valori che ci costruiscono e che ci permettono di diventare quelli che siamo. Così una sagoma in movimento, agli antipodi del suo « involucro », ci richiama al contrasto umano.
Siamo esseri solidi ma con una potentissima presenza astratta che fa da filtro al nostro mondo portandoci a un gioco altalenante fatto di distanza e avvicinamento. Le relazioni lasciano una traccia dentro di noi, origine di quel contrasto che poi rivela le nostre sfumature. Così, anche quando siamo grigi e distanti, ci portiamo dentro quel ricordo ancora vivo e luminescente. Questo è il concetto di base che ci ha accompagnati dall’ideazione alla regia, fino a tutto il processo di composizione delle scene e delle sequenze, passando per la creazione della sagoma e la realizzazione delle riprese, durante uno dei più solitari periodi natalizi mai vissuti”.
Andrea Lorenzoni su instagram
Street Style Studio su Instagram
Debora Sforzini su Instagram
Scelte cromatiche originali quelle di “Distante”, che si contrappongono al quotidiano per segnalare il contrasto tra essenza e sostanza. Affiancata dal videomaker Daniele Poli di Street Style Studio, la Sforzini ha girato nei tempi stretti e difficili del lockdown natalizio, sfruttando l’arrivo anticipato del crepuscolo in modo da girare in un ambiente che suggerisse atmosfere notturne, per rispettare il coprifuoco delle 22:00.
In questo senso è un video emergenziale, strappato al tempo, che conserva una bella anima urgente all’interno, attinente con le liriche sofferte del brano.
“Durante i primi giorni successivi a Natale abbiamo realizzato le riprese della sagoma che sono poi state limitate da una “chiave-luma” – ha aggiunto Debora – così da avere la sola silhouette bianca a disposizione. Successivamente attraverso un software per VJ abbiamo elaborato e esportato in tempo reale sul brano definitivo gli effetti della sagoma e già in questo modo la visione era dinamica e attraente, anche perché la stessa improvvisazione coreografica era stata eseguita a tempo sul brano, da capo a fondo“
La location, scelta in modo “neutro”, così da suggerire ambienti suburbani cittadini riconoscibili, è stata scelta sia per ragioni espressive che pratiche. Ubicata vicino allo studio di produzione, ha permesso ai videomaker di fare brevi sessioni entro l’ora di tempo, per difendersi dal freddo e fare alcune pause per riscaldarsi.
“Daniele ha ripreso tutto, esterni e silhouette, con la camera Ursa Mini Pro 4.6K – ha specificato Debora raccontando gli aspetti più tecnici – mentre per gli esterni si è munito di steady-cam e corpetto. Quasi tutte le scene in esterno sono state girate in off-speed recording a 38fps con base 25 fps e il brano è stato riprodotto a 152% della sua velocità originale così che ci fosse una sincronia del labiale di Andrea Lorenzoni e una morbidezza dei movimenti che andasse in contrasto con la perfetta sincronia della sagoma. L’unica luce che ci ha accompagnato per tutto il tempo delle riprese in esterna, oltre a lampioni, è stato un piccolo pannello led con diffusore da tenere alla steady-cam“
Più specifica la post-produzione, per creare l’effetto luminescente che attraversa il corpo di Andrea, sono stati applicati due segni per il Tracking della sagoma. In studio sono stati rimossi. “Ho usato Final Cut Pro X per per la sua velocità di elaborazione dei file – ci ha confessato Debora – e di gestione dei tagli, oltre che ad apprezzare particolarmente la timeline magnetica. Successivamente il progetto è stato esportato in .XML e importato come timeline in un progetto di Davinci Resolve nel quale intanto Daniele aveva già impostato il girato e le specifiche del progetto. Da questo punto in avanti il video è stato completamente gestito internamente con Davinci per il processo di tracking“