giovedì, Novembre 21, 2024

Arthuan Rebis, i 4 video sotto la Quercia delle Streghe: Sacred Woods

Nella musica di Arthuan Rebis oriente e occidente si incontrano attraverso suoni e linguaggi lontani, storicamente e geograficamente. I 4 videoclip che il polistrumentista e compositore ha girato sotto la quercia delle Streghe a Lucca, veicolano Sacred Woods, il suo terzo lavoro solista. A sostenerlo in questo viaggio visivo tra le braccia dell'albero, Fabio Raffaelli, Nicola Caleo e Giada Colagrande.

Driade e Come Foglie Sospese, sono i primi due di 4 video complessivi che Arthuan Rebis ha girato presso la Quercia delle Streghe, albero di almeno seicento anni che si trova vicino a Lucca (Capannori), per veicolare il suo nuovo album intitolato “Sacred Woods

Alessandro Arturo Cucurnia, in arte Arthuan Rebis, è un musicista dalle attitudini proteiformi, tra le quali quelle legate all’incontro tra le tradizioni musicali orientale e occidentale. Linguaggi lontani in termini storici e geografici che si contaminano con una forma di sperimentazione maggiormente legata alla cultura del novecento.
Dovessimo elencare gli strumenti che Arthuan Rebis è in grado di far vibrare, non sarebbe sufficiente questo spazio, tra questi, l’arpa celtica occupa sicuramente un posto privilegiato nella sua musica.

Oltre al progetto “The Magic Door“, condiviso con Giada Colagrande, tra le autrici di Cinema più stimolanti e non allineate che abbiamo in Italia, come Arthuan Rebis ha pubblicato tre album solisti, il terzo dei quali, “Sacred Woods”, è uscito lo scorso 26 maggio per Black Widow Records. Ad affiancarlo, musicisti come Vincenzo Zitello, arpista di altissimo livello già presente nel progetto “The Magic Door”, Paolo Tofani, Mia Guldhammer (Virelai), Glen Velez, percussionista e tra i massimi esperti di tamburi a cornice, Federico Sanesi, Emanuele Milletti, Nicola Caleo e la stessa Giada Colagrande.

La figura dell’albero sacro è un elemento chiave del concept album – ci ha detto Alessandro – per questo motivo ho pensato di coinvolgere una quercia secolare e di produrre questi quattro videoclip nei suoi quattro punti cardinali, girandole intorno come si fa con un totem. La quercia è stata molto gentile e in tre ore avevamo già tutto il materiale occorrente

Arthuan Rebis, Driade, il videoclip ufficiale

Il videomaking è opera di Fabio Raffaelli e Nicola Caleo: “Nicola Caleo è un mio caro amico e compagno di musica in ogni mio progetto – specificato Alessandro – mentre Fabio Raffaelli è suo cugino ed ha una grande passione per gli obiettivi fotografici vintage, ed è soprattutto lui che devo ringraziare. Eravamo solo noi tre, è stata una giornata particolare. Avevano da poco allentato le restrizioni, era il 2 maggio

Arthuan Rebis, Come Foglie Sospese, il video ufficiale

Sotto questo albero ci si sente abbracciati – ha aggiunto Alessandro, raccontandoci le fasi di lavorazione dei video – è come un cosmo visibile nella sua interezza. Ha radici profonde quanto i rami ed appare solida in alto come in basso. Alla fine è lei la vera protagonista, immobile e silenziosa è connessa e viva da molti secoli, e si prende cura di infiniti esseri

Ad occuparsi del montaggio e della color correction è stato lo stesso Arthuan Rebis, assistito in entrambe le fasi da Giada Colagrande: “Adesso i colori di ciascun video corrispondono simbolicamente alle 4 stagioni, ci ha detto. “Driade” è quello più Dark Fantasy, in termini di stile, mentre l’ispirazione di “Come foglie Sospese”, brano indubbiamente più romantico e nostalgico rispetto alle altre canzoni del disco, è una visione del tutto personale. In una foresta di mezzo, in un momento sospeso tra passato, presente e futuro, un uomo osserva attraverso il velo che separa due mondi e scorge una Devi (Deva femmina) abitante del “Regno del Desiderio”. La creatura celeste sta abbandonando il corpo dopo una lunga era di splendore, amore e piaceri. Egli la riconosce e ricorda. Anche lui era un Deva e il suo vecchio corpo giace di fianco a quello dell’amata. Da quella parte egli è morto solo pochi istanti prima, ma di fatto è già rinato molte volte come essere umano. Nel regno degli uomini sono passati molti anni mentre dall’altra parte solo alcuni istanti

In “Come foglie sospese”, oltre all’arpa celtica di Arthuan, si può ascoltare l’arpa bardica di Vincenzo Zitello, a cui sono affidate le parti più solistiche.


Redazione IE
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