Bastille: Una trilogia spaziale verso il futuro dei video musicali
Ci ricordiamo tutti dell’estate 2013, quando non si poteva accendere la radio senza sentire “But if you close your eyes, does it almost feel like nothing changed at all?“. La hit Pompeii stava facendo il giro del mondo per presentare a tutti i Bastille. Da quell’estate il gruppo di alternative rock britannico non si è più fermato, raggiungendo le vette delle classifiche con brani come Laura Palmer, Good Grief, World Gone Mad, composto per la colonna sonora del film Bright, ed infine Happier.
Ma questa è solo la superficie di 10 anni di carriera musicale, che come ha rivelato il frontman Dan Smith non sono stati sempre una passeggiata, tra gli alti e bassi e le difficoltà di un simile successo. È questo il tema del singolo Survivin’, pubblicato dalla band questo Settembre: il testo, scritto da Dan Smith durante il lockdown, racconta il momento in cui per la prima volta dopo anni i Bastille sono scesi dalle montagne russe dell’avere una band, avvertendo la sensazione di essere sommersi dalla vita. Oltre a Survivin’, a Luglio 2020 hanno fatto uscire anche il singolo What you gonna do per anticipare il loro sesto EP, uscito il 4 Dicembre. I videoclip di animazione di questi due singoli e di Goosebumps, brano che dà il titolo all’EP, formano una trilogia esplosiva e innovativa che testimonia l’evoluzione che sta vivendo il mondo dei video musicali. Dietro quest’operazione c’è la regia di Reza Dolatabadi, regista di animazione dallo stile inconfondibile, che ha già lavorato con altri artisti come gli U2 e Lionel Ritchie.
I video musicali di Reza Dolatabadi per Bastille
Animazione e lavoro a distanza. Sono questi gli ingredienti della trilogia di video musicali realizzati durante il lockdown da un team di artisti provenienti da tutto il mondo, capitanati dal regista di origini iraniane Reza Dolatabadi. Scelte artistiche volte a fare di necessità virtù, in un periodo di restrizioni che hanno reso un’impresa titanica girare qualsiasi video live action, ma hanno dato il via libera all’immaginazione. Dolatabadi ha saputo trarre dalla pandemia la spinta per creare un mondo sci-fi, nuovo e abbastanza cinematografico da dare la sensazione del grande schermo. Un progetto ambizioso che fonde animazione 2D e 3D, in un’esplosione grafica perfettamente riconoscibile. Tutti e tre i video sono uniti dalla stessa poetica, dall’atmosfera e in generale dalla tecnica, ma ognuno racconta un angolo diverso della magmatica galassia Bastille.
WHAT YOU GONNA DO??? ft. Graham Coxon
Il videoclip che ha aperto le danze a Luglio 2020 quando stavamo cominciando ad avvertire un po’ di sollievo rispetto ai duri mesi primaverili. La trilogia inizia con il botto: animazione folle, psichedelica, con molti momenti astratti a metà strada tra il retrò e il futuristico. I colori accesi, i glitch arcobaleno, le ambientazioni spaziali, tutto è molto dinamico e trascina lo spettatore nel vortice della musica, senza una precisa spiegazione razionale, procedendo per libere associazioni di idee. In questo calderone sono presenti perfino in versione animata i componenti della band, autorizzati, essendo dei fumetti, a fare un live nello spazio. Tutto è possibile.
You got us listening
So what you gonna do?
Now, what you gonna do with it?
Ora hai la nostra attenzione
Allora, cosa farai?
Cosa farai con la nostra attenzione?
Survivin’
Il secondo singolo prevede un videoclip narrativo, che segue la storia di un singolo personaggio, senza mai mostrare i Bastille in prima persona. Una città distopica, creata con in mente due grandi reference come Edward Hopper e Federico Fellini, in cui degli strani cristalli di luce colorata passano nell’aria, distruggendo la popolazione. Chi viene a contatto con la luce dei cristalli si blocca e inizia a glitchare, come se la materia si disgregasse. Il protagonista del video sembra immune e si aggira da solo in mezzo alle rovine umane, senza riuscire a spiegarsi il disastro, finché la gravità si inverte e lo risucchia nel cielo, su, fino allo spazio, all’origine dei cristalli. Cosa succede poi? Guardare il video per scoprirlo.
Oh what can I say? I’m survivin’
And I’m gonna be fine
I’m gonna be fine
I think I’ll be fine
Che posso dire? Sto sopravvivendo
E starò bene
Starò bene
Credo starò bene
Lo stesso Dan Smith ha dichiarato che il testo racconta un momento storico in cui per la prima volta al “Come stai?” non siamo più obbligati a rispondere “Bene” di default.
Goosebumps
Il brano che dà il titolo all’EP è l’unico dei tre che prevede il tema romantico, tradotto nel videoclip in una forma di amore psichedelico, libero, cosmico, perfettamente in linea con l’Era dell’Acquario che ha avuto inizio il 21 Dicembre e ci accompagnerà nei prossimi 2000 anni. Un’atmosfera ancora più metafisica e trionfale, che a tratti ricorda i dipinti dei pittori surrealisti. Negativi della pellicola, arcobaleni, fotografie, frutta e fiori, si amalgamano in un pastone visivo tecnologico e un po’ hippy. Questi video piaceranno agli amanti dei colori e del caos, non certo a minimalisti e fans dell’ordine.
Goosebumps on my skin
Hairs on the back of my neck
Where do you begin?
Where does the fantasy end?
Pelle d’oca su di me
Ai peli sulla nuca
Da dove cominci?
Dove finisce la fantasia?