I video di Carly Cussen si riconoscono subito. Concepiti nello spazio chiuso e autosufficiente dello studio, sono costruzioni immaginifiche e mentali, non importa se spinti in direzione pop oppure verso il melodramma del nuovo R&B hi-tech. La sensazione claustrofobica e simulacrale è costante in tutti i suoi lavori.
Più esplicito il video realizzato per Becky Hill, direttamente ispirato all’isolamento che stiamo tutti vivendo a causa della pandemia globale. Cussen costruisce uno spazio architettonico espressionista, basato su pochi elementi riconoscibili e un’illuminazione che mette a nudo i praticabili e le quinte del teatro di posa.
Prima ancora di un’elegia visuale sul distanziamento sociale è anche una piccola metanarrazione sulle condizioni di un set, ridotto a scheletro vuoto, teatro sfondato senza più la capacità di riempire di senso corpi e spazio con la forza unificatrice del green screen.
Paradossalmente è il video più classico di Cussen, perché si avvicina alla fisiologia di un musical, per la disposizione drammaturgica degli elementi nello spazio e per la dimensione tutta teatrale dei corpi.
Becky Hill – Space: il video sull’isolamento diretto da Carly Cussen
Space, prima ancora di un'elegia visuale sul distanziamento sociale è anche una piccola metanarrazione sulle condizioni di un set, ridotto a scheletro vuoto, teatro sfondato senza più la capacità di riempire di senso corpi e spazio con la forza unificatrice del green screen. La distanza ci rende più "reali"?