Julia’s Dream, il singolo dei Cage tratto dal nuovo album “Images”
Julia’s Dream è la quarta traccia di “Images”, il nuovo album dei Cage, band progressive italiana formatasi nei primi novanta. Dalla visione comune scaturita dalle liriche del brano la band si confonta con Fabio Aiazzi, regista del video, e con il suo aiuto Max Fruzza, entrambi parte di Bebop Comunication.
Dietro la direzione artistica di Alessia Scatto Cangelosi, che si è occupata anche del casting, è stata fatta una traduzione in immagini di quella visione.
Il soggetto è di Damiano Tacchini, che ha scritto anche il testo e che allude ad una dimensione iniziatica, nel rapporto tra mondo e persona.
Girato tra Toscana e Liguria, il video si apre lungo le rive del parco fluviale lambito dal fiume Magra per arrivare sino a Montemarcello, territorio montuoso immerso al centro dell Cinque Terre e bagnato persino dal mare. Le ultime sequenze sono state girate lungo un tratto di ferrovia dismessa a Marina di Carrara, dove i due giovani attori, Livia Vezzoni e Jacopo Boselli Merli, si incontrano percependo il proprio passaggio.
Cage – Julia’s Dream – Dir: Fabio Aiazzi
Produzione : Cage
promozione: Kizmaiaz Publishing &Promotion
Cast: Livia Vezzoni, Jacopo Boselli Merli
Julia’s Dream, il videoclip: il racconto di Fabio Aiazzi
“Il video – ci ha detto Aiazzi “è stato girato in una sola giornata dalle 9 del mattino alle 8 di sera, in 3 location diverse tutte in esterni. Per gli amanti delle informazioni tecniche, è stata usata un CANON C100 Mark II in modalità di ripresa Canon Log a cui è stata applicata in post produzione una lut in bianco e nero. Ottiche impiegate: CANON (24-105 f 4.0, 55-300 f 3.5-5.6) e SAMYANG (16 f 2.2 e 50 f 1.6). Oltre alle riprese a mano libera e su stativo, è stato utilizzato un Gimbal GPX4 Movie per alcune inquadrature”
Nel trovare una soluzione condivisa per la realizzazione, Aiazzi ha lavorato molto alla pre-produzione: “Devo dire che non è stato facile trovare una soluzione, poiché siamo partiti da due approcci completamente diversi: il mio, più visuale, e quello degli autori del brano, molto concettuale. Malgrado il testo evocasse alcune immagini, l’dea centrale per il video continuava a rimanere quella di due ragazzi che camminano e alla fine si incontrano, per un attimo, sfiorandosi con i loro sguardi. Da parte mia, inizialmente, pensavo che questa idea non fosse sufficiente per produrre un video all’altezza del brano musicale, da me particolarmente apprezzato fin dai primi ascolti. Temevo appunto che un video senza storia, risultasse monotono e non coinvolgente. Ad un certo punto però, ho compreso che sarei dovuto uscire dagli schemi classici dei videoclip musicali, e che il video da realizzare doveva essere un video di accompagnamento, senza virtuosismi, senza grandi variazioni di temi e di volumi”
Per Aiazzi l’assenza di storia non è un limite e come in questo caso può essere associata ad altre forme di assenza: gamma ristretta di piani, assenza di colore e di oggetti, movimenti ridotti al minimo e un ritmo che non cede alla velocità ipertrofica del linguaggio corrente.
Preziosa la collaborazione con il collega Max Fruzza, titolare dello studio BeBop Communications, che oltre a partecipare alla messa a punto dell’idea, ha seguito il coloring in post produzione. Altrettanto prezioso il dialogo avuto con Alessia, insegnante di teatro che ha preparato e seguito i due giovani protagonisti, nei giorni precedenti e nel giorno stesso delle riprese.
Fabio Aiazzi, profilo artistico
Fabio Aiazzi, classe ’60, si avvicina alle produzioni video attraverso un iter originale e assai tortuoso che passa attraverso un Corso per Operatori Audiovisivi, una Scuola di Sceneggiatura, una mitica cinepresa Beaulieu Super8, la Laurea in Storia del Cinema.
Finita in nulla di fatto una proposta di lavoro in Belgio legata alla produzione di una soap opera, decide di aprire nella sua città uno studio dedicato alla produzione di audiovisivi. Per circa dieci anni lavora alla produzione di documentari industriali, video didattici e di formazione, presentazioni istituzionali, per conto di committenti pubblici e privati quali Acciaierie Ilva, Raffineria Agip petroli di Livorno, Istituti Tecnici Industriali di varie città italiane, per un totale di circa 20 produzioni. L’attività si estende dal settore video alla comunicazione d’impresa e istituzionale e le produzioni video si alternano con la realizzazione di campagne di comunicazione che usano anche altri supporti cartacei e
multimediali. Dopo una pausa durata circa 10 anni, nel 2019 F. Aiazzi riprende le produzioni video attraverso la collaborazione con emittenti televisive locali ed associazioni culturali, realizzando oltre 40 puntate e diversi documentari, che raccontano la storia di persone giunte al successo nella loro attività artistica. Nel 2016, grazie all’incontro con il poliedrico Max Fruzza (musicista, grafico e videomaker), si avvicina al mondo dei video musicali, realizzandone circa una decina nel corso degli ultimi tre anni. Attualmente sta collaborando con BeBop Communications ed EXIT Produzioni alla realizzazione di una serie di 8 puntate in onda sull’emittente televisiva regionale RTV 38.