Dom & Nic tornano a lavorare per i Chemical Brothers dopo Midnight Madness del 2008. Ed è in effetti il loro ritorno effettivo al videoclip dopo otto anni di assenza e dopo aver segnato gli anni novanta con piccoli capolavori girati per Supegrass, Smashing Pumpkins, Oasis, David Bowie (oltre a “I’m afraid of americans” anche il video mai ultimato e “mai visto” per The Pretty things are going to hell, ne parliamo a lungo da questa parte lungo l’approfondimento su Blackstar)
Quella con i Chemical Brothers è in effetti la collaborazione più duratura. Il loro primo video realizzato per il duo britannico è Setting Sun del 1996, a cui fa seguito l’anno successivo Block Rockin’ Beats, il bellissimo Hey Boy, Hey Girl del 1999, The test del 2002 e tra il 2005 e il 2008 Believe, The Salmon Dance e appunto Midnight Madness.
Chemical Brothers, Wide Open – Il video di Dom & Nic
Wide Open filma la performer e attrice Sonoya Mizuno, già in Ex Machina di Alex Garland nella parte di Kyoko. Servendosi delle coreografie di Wayne McGregor, Dominc Hawley e Nic Goffey realizzano un piano sequenza della performer mentre si muove in un open space e subisce gradualmente una metamorfosi di natura sintetica.
Un piccolo miracolo visivo che dall’organico passa alla rappresentazione 3D del corpo, grazie anche al lavoro che ai VFX realizzati presso The Mill, unisce la stampa 3D di un simulacro della Mizuno. Per i due registi si trattava di recuperare quel senso di perdita che è già nella canzone, trasponendolo sul piano fisico, mutando quindi la percezione delle qualità performative.
Quando Dom & Nic cominciano a girare, alla fine del primo lustro degli anni novanta, il manifesto Cyborg di Donna Haraway ha già dieci anni, ma la sua influenza sulla cultura popolare viene filtrata sopratutto attraverso i videoclip. Tutta la videografia di Dom & Nic per il duo britannico sembra attraversata dall’asimmetria di quel dualismo concettuale che la filosofa statunitense scardina introducendo la figura del cyborg, creatura sospesa tra realtà e finzione, assolutamente oltre i generi.
In Wide Open, per stessa ammissione dei due autori, c’è in parte l’ipotesi che il rapporto aumentato con le nuove tecnologie renda i nostri corpi simili a quelli di un Cyborg, ma allo stesso tempo si cerca di indagare il senso di perdita di alcune abilità cognitive tra cui quella di comunicare. Nel contesto del video, uno degli aspetti da sempre centrale nell’audiovisivo preposto alla promozione della musica, ovvero la centralità del performer (chiunque sia) viene minata dall’interno. Non è certamente una novità (da Max Headroom in poi) ma in Dom & Nic diventa un continuo scambio percettivo tra realtà e incubo, sin dalle soggettive tecnologizzate di Setting Sun.
Per mantenere la flagranza nel passaggio da organico a digitale, Dom & Nic hanno ricostruito completamente in 3D la stanza dove la Mizuno danza, lavorando sul motion track, esattamente come sul corpo di Sonoya, interamente replicato con tecnologia 3D scanning.
The Mill ha pubblicato recentemente su Vimeo un making of che spiega sinteticamente e in modo efficace tutto il processo realizzativo del video.
Approfondimenti:
Setting Sun – Il video di Dom & Nic per The Chemical Brothers – la recensione (1006)
Block Rockin’ Beats – Il video di Dom & Nicper The Chemical Brothers – la recensione (1997)
Hey Boy, Hey Girl – il video di Dom & Nic per The Chemical Brothers – la recensione (1999)
The test – il video di Dom & Nic per The Chemical Brothers – la recensione (2002)
Believe – il video i Dom & Nic per The Chemical Brothers – la recensione (2005)
The Salmon Dance – il video di Dom & Nic per The Chemical Brothers – la recensione (2007)
Midnight Madness – il video di Dom & Nic per The Chemical Brothers – la recensione (2008).