Nel 1990 Howard Greenhalgh ha appena esordito con la videomusica e ne dovranno passare due prima di vedersi aprire le porte del successo internazional, con il video di Rhytm is a Dancer realizzato per gli Snap. Eppure quella caratteristica aura visuale desunta dalla grafica videoludica e sviluppata in seguito, durante la lunga e proficua collaborazione con i Pet Shop Boys, era già il segno distintivo del suo approccio alla videomusica: la creazione di uno spazio virtuale, separato in egual misura dalla realtà e dalla performance in studio, grazie all’impiego massivo di green screen e di un astrattismo visuale predominante. L’immaginario digitale comincia a contaminare quello videografico e a modificarne i parametri. In questo senso, il progetto più riuscito di Greenhalgh rimane il video di Black Hole Sun realizzato per i Soundgarden e basato sulla distorsione dell’iconografia famigliare, che in qualche modo riassumeva un ventennio di artwork hard rock.
La relazione con gli artwork per Greenhalgh rimane fortissima e il suo lavoro per promuovere “Heaven or Las Vegas“, sesto album dei Cocteau Twins pubblicato il 17 Settembre del 1990, promana da quello grafico ideato da Paul West insieme al fotografo Andy Rumball per la copertina del disco. Lo sfarfallio delle luci esposte con un tempo di posa lunghissimo, è quello di un albero di Natale, una scelta che in qualche modo sintetizza la genesi complessa del disco, sospesa tra i problemi con la cocaina di Robin Guthrie, la nascita della figlia condivisa con Elizabeth Fraser ed infine la morte di Ivor Raymonde, padre di Simon, bassista dei Cocteau Twins.
Greenhalgh espande lo spirito della foto di Rumball e realizza due clip, immergendo la band in un continuo gioco di sovrimpressioni luminose, dove i corpi e gli strumenti dei performer calati nel limbo “green screen”, vengono avvolti dalle luci, da improvvise rifrazioni cromatiche e dallo spazio possibile creato dai flares.
Cocteau Twins – Heaven or Las Vegas – Dir: Howard Greenhalgh
Più minimale e a nostro avviso riuscita la seconda clip realizzata dal regista britannico per la promozione dell’album dei Cocteau Twins. “Iceblink Luck“, il cui titolo si riferisce in parte ad un effetto di rifrazione ottica generato da una massa consistente di ghiaccio, sembra far fede a questo fenomeno, costruendo un gioco di luce che promana direttamente dai corpi degli artisti, dagli strumenti e dai gesti, creando così un’aura luminosa cangiante intorno alla loro performance.
Se pensiamo alla massiva diffusione odierna di pattern visuali che stanno in parte sostituendo l’ondata dei Lyrics video con i cosiddetti “visualizer”, questi provengono anche dal lavoro in studio ideato da registi come Howard Greenhalgh. Rispetto alla completa e odierna digitalizzazione del processo, nei video del regista inglese, resiste ancora un approccio fotografico e ottico, che combina lo spirito degli anni 60/70 sopravvissuto lungo tutti gli anni ottanta della rivoluzione elettronica, con la fascinazione per il mondo videoludico.
Cocteau Twins – Iceblink Luck – Dir: Howard Greenhalgh