Era il 1979 quando Giovanni Gitti seguiva i passi di Demetrio Stratos portandosi appresso un seguito di microfoni e supporti alla registrazione. Quelli che andava a registrare sarebbero stati gli ultimi anni del cantate degli Area e al tempo Gitti non avrebbe immaginato che il frutto di quel lavoro sarebbe diventato la linfa per l’odierno lavoro dei Confusional Quartet. Gruppo bolognese che affonda le radici nei decenni fra gli anni ’70 e ’80, i Confusional Quartet avevano già approfittato dell’eco offerta dalla reunion del 2011 pubblicando due nuovi album. Ora il quartetto prende a prestito un turnista d’eccezione sfidando il lineare percorso cronologico e le sue leggi più intime. Confusional Quartet Play Demetrio Stratos si configura così come un lavoro per cinque interpreti che vede alla voce il timbro inconfondibile di Demetrio Stratos. Come anticipato, il progetto è stato reso possibile dalle registrazioni di Gitti, un catalogo che raccoglie improvvisazioni e prove informali eseguite da Demetrio in occasione di un’esibizione presso il Teatro San Leonardo a Bologna. Il risultato è un percorso il 13 tracce mosso dall’esplicita ammirazione e passione per i lavori e la figura di Stratos. I brani che maggiormente guardano al passato sono posti in cima alla tracklist: Cometa Rossa e Manifest’o si ancorano direttamente alla tradizione e alla personalità di Stratos, la prima nella deformazione anarchica del brano degli Area e la seconda accogliendo al suo interno la declamazione di un saggio di Stratos. Ciò che resta è firmato Confusional Quartet in senso stretto; collage di campionamenti, cambi di direzione sghembi (Mr. Troja ) e brevi illuminazioni vocali che emergono alla spicciolata (Der Pasolini, Sembra). La totalità dei brani, inoltre, è entrata a far parte della colonna sonora del cortometraggio realizzato da Francesco Conversano e Nene Grignaffini, contributo visivo che supporta i Confusional Quartet durante le esibizioni live.
Confusional Quartet Play Demetrio Stratos è un album complesso dall’inizio alla fine; sono complesse le motivazioni che hanno suscitato il progetto, lo è il montaggio delle canzoni e, non ultimo, è ardito l’obiettivo principale dei Confusional Quartet, quello cioè di creare un ponte che agevoli l’incontro con la figura di Stratos. Forse un maggiore equilibrio all’interno dell’album, specialmente per quanto riguarda la distribuzione dei contributi vocali di Stratos, avrebbe giovato alla struttura complessiva del lavoro che risulta un po’ sbilanciato nella sua fase iniziale.