Canadesi di Montreal, i Dear Criminals hanno composto “Lala” per uno spettacolo di danza contemporanea chiamato Suites Tenebreuses, nuova produzione della compagnia Cas Public che originariamente era stata programmata per una prima presentazione nel Gennaio del 2021 all’Opera di Parigi. La realtà non ci fornisce troppe speranze al riguardo, ma abbiamo almeno lo splendido debutto nella regia di Fred Gervais-Dupuis, tra le sorprese più convincenti di quest’anno, almeno per chi non conosceva il suo ottimo lavoro come fotografo.
E l’approccio cine-fotografico è percepibile anche nel video di “Lala”, dove il bianco e nero molto contrastato ricorda i toni tra realismo e sogno di alcuni lavori pubblicati da Anton Corbijn.
L’artista canadese sceglie la dimensione del racconto onirico osservato da una prospettiva gotica, ma inserisce anche riferimenti che si allargano al cinema sperimentale (Maya Deren) a quello surrealista, all’evoluzione dell’iconografia horror (da Jack Clayton a Mike Flanagan), alle sculture temporali sulla materialità dei volti che attraversano il cinema di Tarkovskij e Béla Tarr.
Da una parte la dimensione del sogno, dall’altra l’ipotesi che l’identità del sognatore promani da un’energia psichica, quella che sperimenta il passaggio dalla vita alla morte.
Si tratta di una visione terribile, che potrebbe essere indirizzata a qualsiasi tragedia di guerra o ad un’esperienza che pone al centro la perdita. Di qualsiasi cosa si tratti, sarà difficile dimenticarsi della potenza di alcune immagini e di quei tre cadaveri abbracciati in un ultimo momento d’amore.