Il mondo creativo di Denise Galdo è un magma incandescente, non solo per l’intensa qualità dei suoi lavori, ma anche per le intersezioni tra più discipline che da sempre mette in gioco, oltre la dimensione cantautorale con cui si è fatta inizialmente conoscere.
Denise è anche una visual artist, un’interprete sensibile votata alla riscrittura di brani altrui, una videomaker che si bilancia tra i lavori per altri artisti e quelli sviluppati entro il suo personale recinto creativo.
Per la bella cover di Syml, a cui strappa un senso diverso e maggiormente trasformativo, realizza una clip intima e potente che rilancia l’idea di autoritratto come profonda esplorazione identitaria.
Da una parte una chiarissima dichiarazione di intenti a cui l’artista salernitana si affida per raccontare l’energia matrilineare che irradia il progetto, dall’altra una clip che esplora un territorio tattile, molto vicino alle pulsazioni del brano e che lambisce anche un’oscura alchimia dove creazione e distruzione possono coincidere.
L’orchidea, i frutti e la loro consistenza viscosa, il nutrimento, ma anche quella voracità che trasforma attraverso l’inglobamento.
Sceglie una strada sensoriale Denise, che si affranca da una rappresentazione binaria della femminilità e allo stesso modo concepisce un video “da camera”, intimo, potente, a tratti disturbante e fatto di poche semplici cose. Un video che ha l’ambizione di trasformarsi in un’esperienza visual ancora organica, senza l’ausilio di parafernalia digitali.