“Il mercato discografico non è nulla senza la musica (denti=idee) ed è costretto a rubare da corpi già morti il proprio apparire.“
Sono parole di Enea Pignatta, in arte Disputa, 16 anni e idee chiarissime, anche in termini visuali. Un teaser “bunueliano” per promuovere il suo nuovo singolo intitolato “Tempio” e una notevole capacità combinatoria che nello spazio “spoken” del rap, riesce ad infilare lo spirito ludico di Gorni Kramer e Natalino Otto, rileggendo il battito degli anni novanta con originalissima ironia. Niente da condividere con i cascami della trap coeva e del lessico camorrista che l’attraversa, perché Disputa li fa a brandelli con coltissimo distacco raccontando quel buco nero incolmabile tra mercato e creatività, individuo e codificazione del mondo: “L’idea del video – racconta – è nata guardando un’incisione di Goya, dove una donna ruba un dente a un impiccato. Mi ha colpito particolarmente la postura della donna e la sua espressione di disgusto: una scena grottesca di un sarcasmo macabro. Sono stato ispirato da Häxan, “La stregoneria attraverso i secoli”, per la teatralità, la composizione delle inquadrature e l’uso di tecniche differenti, come lo stop motion dell’ultima scena. Per le scene del coma, l’assetto è più classico e plastico, e il mio pensiero è andato al “Compianto sul Cristo morto” di Mantegna. Ho cercato di pulire il più possibile l’immagine e dare continuità narrativa dentro spazi dissimili con l’utilizzo del blu e del rosso, marcando le differenti ambientazioni con l’uso del bianco e nero. Il video e il testo della canzone hanno una sola cosa in comune: la simultaneità. Le immagini del testo si sviluppano con una sequenza temporale, ma in verità sono da pensarsi simultanee. Questo testo nella sua perfezione dovrebbe durare il tempo di un battito, e così il video: non c’è un prima e un dopo. Nel testo vi sono immagini di più epoche storiche e nel video immagini di più mondi. Il video mostra come contemporaneamente l’essere umano attraversi questi passaggi, ovvero dal mondo terreno al giudizio (la mente), fino a limbo, dove l’anima vaga aspettando la fine del giudizio e la definitiva morte del corpo. Nel video l’esperienza che permette questi tre simultanei passaggi è il coma. Il momento del giudizio è rappresentato dai tre impiccati. Una donna, allegoria del mercato discografico, ruba denti d’oro ai cadaveri pur di esibire le proprie ricchezze e il proprio potere, ma in verità è indigente.”
Del videoclip Enea comprende benissimo la possibilità di sfondare tempo e spazio, inventandone uno nuovo, di convergenza, dove tutto può accadere. Storia dell’arte e del Cinema gli servono anche per rileggere alcune iconologie contemporanee legate a fortuna e successo. Riesce a farlo con brillante ironia e con una profondità culturale del tutto assente da quei progetti nati per lo più come estensione di dinamiche lifestyle.
Disputa scrive, dirige e monta i suoi videoclip; “Tempio” è stato realizzato con l’aiuto regia di Gioele Mariani, mentre l’etichetta che pubblica i suoi lavori è Mistress Records, con distribuzione Goodfellas. Tempio si ascolta anche su spotify
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