Ci siamo fatti contagiare anche noi dalla mania compulsiva che satura la rete social con immagini feline di ogni tipo e dimensione? Difficile sostenerlo, ma la recente clip prodotta da Netto, la nota catena discount made in germany, ha attivato un vero e proprio congegno a orologeria nella nostra memoria, un “come eravamo” con la coda che affonda gli artigli nella cultura pop, dove animali consapevoli e inconsapevoli si perdono nel mondo a misura d’uomo.
Ma partiamo dallo spot prodotto dalla divisione tedesca della Iconoclast e diretto dal regista nativo delle Hawaii Brian Lee Hughes, che già ci aveva regalato lo campagna Subaru con un golden retriver alla guida. Hughes è autore di numerosi spot e videoclip a basso costo, tra cui quello di Crush per i Fronds, lo splendido Meat Step Lively per Thee oh sees, il lisergico Where your head goes per Ty Segall, ma anche del documentario dedicato alle radici ebraiche di Ron Jeremy, il crepuscolare From the desk of Ron Jeremy
Netto Katzen, ad per la campagna dedicata al noto discount tedesco, diretto da Brian Lee Hughes
La formazione di Hughes è chiarissima e i suoi gatti si muovono in quel mondo antropomorfizzato e in miniatura (si guardi l’incredibile making of a questo proposito) che dalla storia degli animatronics Disney (ne avevamo parlato in breve nella recensione di Tomorrowland) passa per la factory di Jim Henson, strizza l’occhio al Babe del geniale George Miller e naturalmente si riferisce in modo più diretto a tre clip realizzate tra il 2004 e il 2010, vediamole insieme.
Fatboy Slim – The Joker, il video diretto da Jon Watts
Diretto per Fatboy Slim dal sodale Jon Watts, The Joker fu diffuso in versione flash video dal sito ufficiale del noto dj ad un anno di distanza dal lancio di Youtube. Aveva già tutte le caratteristiche dei video virali, concetto sul quale si basa tutta la videografia del nostro, fatta di nuovi segni popolari che diventano lingua, emoticons, motivi ripetuti, campionamenti, inclusa la forma “reality” che introduce la clip come se si trattasse di un contest. Tutto il video si basa su questa confusione tra “home movies” e set in miniatura, trucco e “istantaneità” del quotidiano registrato, a diversi anni di distanza da piattaforme come instagram.
Bjork, Triumph of a Heart – il video diretto da Spike Jonze
Forse il video più vicino a quello realizzato da Brian Lee Hughes per Netto discount. Spike Jonze innesca un meccanismo alla base di numerosi “meme” semplicemente diffondendo l’immagine di un gatto che legge il giornale. Nel video Bjork è sposata con il micio di casa e dopo un litigio trascorrerà una notte di bagordi, fino alla riconciliazione finale con tanto di bacio zoofilo. A differenza di Hughes, Jonze inverte le proporzioni e non gioca con lo “shrinked world” del market in miniatura. Al contrario immerge il gatto in un ambiente reale e quando lo antropomorfizza sfrutta la tecnlogia del tempo per recuperare il collage di certa cutout animation.
Holy Fuck, Red Lights – il video di Brian Borcherdt & Michael LeBlanc
LeBlanc e Bocherdt sfruttano un’idea vecchia quanto il cinema, quella di ripetere un campione di immagine per seguire il groove con un loop visivo, in quella che potremmo chiamare “immagine del ritmo”. Se la testa del felino segue un filo mentre lo muoviamo per farlo giocare, sarà il montaggio inteso come arte della truffa a consentire l’abbinamento di quel movimento ossessivo ad una bassline pulsante. Nel video per la band canadese un manipolo di micioni vengono posizionati alla guida di auto anni settanta e calati nei panni di una band; il tutto con quel gusto retrò per i green screen e le perfomance dei vecchi promo video.
Anche il recentissimo spot realizzato per Sony High Power Audio XB7 e intitolato Party Animals sfrutta lo stesso meccanismo alla base di “Red Lights”. E se la musica è quella hi-tech(no) dell’olandese Martin Garrix, nel caso dei Katzen di Hughes la colonna sonora sfruttava già una dimensione parodica, quella dei gatti spaziali di Enjoykin.
Party Animals – Sony High Power Audio XB7 featuring Martin Garrix ‘Animals’
Enjoykin – Space Cats — Magic Fly
Che la febbre gattara stia vivendo una sorta di nuova fase aurorale è un dato di fatto, rimane da stabilire se l’ondata faccia parte o meno del consueto rigurgito di immagini già assimilate e digerite. Se si considerano i recenti video di Stereolizza, Minor Victories, Michael Canitrot, Cazzette, in tutti i casi ad eccezione dell’ultimo che è un video di animazione, viene riproposta la formula di Jonze o degli Holy Fuck, tra amanti felini antropomorfizzati e uno scenario fatto di mondi miniaturizzati, animazione digitale e found footage che trasforma un gatto in un mostro urbano sul modello dei Kaijū eiga. In generale, invece di precorrere l’esplosione di un simulacro, giocando con il linguaggio popolare, ci si accoda a quello già sedimentato senza particolari guizzi di creatività.
Stereolizza, Cool Cat – il video diretto da Stereolizza
Minor Victories – Scattered Ashes (song for Richard) il video diretto da handheldcineclub
Per She Wants Me Dead, Sebastian Ringler e la Brikk produzioni scelgono l’animazione digitale per costruire un mini serial in 5 episodi come veicolo promozionale per il videogame multipiattaforma prodotto dalla Hello There, a sua volta lanciato da un brano di Cazzette realizzato in collaborazione con AronChupa. I sogni o gli incubi sono quelli di una gatta killer che immagina di uccidere il padrone attraverso i livelli di un arcade game
CAZZETTE – She Wants Me Dead (CAZZETTE vs. AronChupa) il video di Sebastian Ringler
Ma se pensiamo al gatto come portatore di incubi, è precedente (2012) l’inquietante clip prodotta e interpretata dall’attore inglese Mathew Horne per gli Orbital e intitolata Wonky. Si recuperano addirittura le tecniche di animazione sul modello Cheeky Mouth, Talking Mouth di serie come Johnny Quest oppure il Syncro-Vox diventato noto negli anni sessanta con Clutch Cargo, dove su disegni monodimensionali e statici venivano animate solamente le bocche. Nel video di Horne si accentua il senso di inquietudine mantenendo ben separata la realtà dal simulacro, semplicemente spostando l’asse dei video di Jonze o degli Holy Fuck dalla parodia al perturbante.
Orbital, Wonky – il video prodotto da Mathew Horne
A dispetto dell’atmosfera apocalittica, non è niente più che un divertissment il video diretto dall’attore e cantante sino-americano Jimmy Wong per gli Swiss American Federation. The last cat on earth è un racconto della fine con i cani che invadono la terra e l’ultimo gatto da proteggere. Completamente live action, accoglie simbolicamente e idealmente la benedizione di George Miller
Swiss American Federation, The Last Cat on earth diretto da Jimmy Wong
Il Cat listening party dei DEVO, rientra a pieno titolo in quel rovesciamento del “meme” che per la band di Akron è sempre stato al centro di un discorso costituito dai brandelli della cultura catodica ormai esplosa, sin dai tempi non sospetti della loro prima VHS prodotta dai nostri nel lontano 1979, il seminale “The Men Who Make the Music“, vero e proprio palinsesto televisivo impazzito. Il party dei gatti in sessione d’ascolto arriva nel 2010 e si serve di brutte immagini, glitch digitali, segnali corrotti e sopratutto, il trionfo dei video casalinghi per come li conosciamo attraverso la diffusione virale in rete. Consapevolissimo, ma aggiunge ben poco all’apparente “cuteness” del video di Fatboy Slim per la sua The Joker, che già aveva detto tutto.
Cat Listening Party, By DEVO
Di appena un anno dopo il video delle Beast Coast, Crazy for you, diretto da Bob Harlow, talentuoso regista di commercial. Nello stile di molte clip in odor di vintage, questa applica un filtro, immaginandosi un promo video old style girato da una crew di felini. È semplicemente una suggestione, ma l’idea che i gatti ci guardino sottovetro come siamo abituati ad osservarli, è uno stimolo interessante.
Beast Coast, il video di Crazy for you diretto da Bob Harlow
Semplicissimo ed efficace e senza alcuna ambizione di cambiare le regole del linguaggio popolare, il video diretto da Saman Keshavarz per Ed Sheeran. Drunk è un divertentissimo concentrato di molti buddy movie che abbiamo amato, e uno dei due compari è proprio un gatto.
Ed Sheeran, Drunk di Saman Keshavarz
Senza per forza tornare indietro ai Fleischer Studios, recuperando uno dei film più importanti legati alla promozione della musica come Minnie The Moocher, dove la voce di Cab Calloway a un certo punto da vita ad un bizzarro gatto fantasma; ci preme dire che i gatti animati improvvisamente balzano al centro dello schermo televisivo, a partire dalla seconda metà degli anni ottanta.
Il lavoro del seminale John Kricfalusi per The Rolling Stones, assistito sullo sfondo dal grande Ralph Bakshi, unisce prima ancora di Zemeckis, animazione e live action nel video di Harlem Shuffle, dove un manipolo di veri e propri “Stray cats” getta le basi per l’animazione televisiva anarchica e scorretta che lo stesso Kricfalusi perfezionerà con personaggi come Ren & Stimpy andando sempre più verso la sintesi futura del tratto e sperimentando con le prime intuizioni della Flash Animation.
The Rolling Stones, Harlem Shuffle – il video diretto da John Kricfalusi
Notevole anche il lavoro degli animatori Candace Reckinger e Michael Patterson per Paula Abdul, anche se assolutamente derivativi rispetto al video di Harlem Shuffle. Il personaggio si chiama Mc Skat Kat e divide la performance con la bella Paula nella clip di Opposite Attracts
Paula Abdul, Opposite Attracts, il video di Candace Reckinger e Michael Patterson
Il bianconero di Tommy The Cat è assolutamente debitore del lavoro di Bakshi e Kricfalusi, ma anche di quello della seminale Annabel Jankel; sopratutto per quanto riguarda lo splendido inizio con il personaggio principale interpretato dal nonno di Clayopol, in silhouette su sfondo lunare, mentre una strana polvere di stelle occupa il frame. Il video diretto da un veterano come Mark Kohr per veicolare il singolo dei Primus ospita la voce luridissima di Tom Waits che presta la sua al gatto.
Primus, Tommy the cat, il video diretto da Mark Kohr
Chiudiamo questa ricognizione gattara con il micio negato dei Presidents of the United States of America. Il video di Kitty è interamente realizzato in soggettiva ad altezza felino e a girarlo è Roman Coppola, che con i PUSA stabilirà un sodalizio duraturo. Come nel caso delle Beast Coast, attenzione, perché i gatti ci guardano.
PUSA – Kitty, il video diretto da Roman Coppola
Grazie a Rachele Pollastrini per la consulenza felina e per avermi indicato, tra le altre cose, lo splendido lavoro di Brian Lee Hughes per Netto Discount, dal quale siamo partiti per scrivere questo articolo