Una due giorni all’insegna della world music in un’accezione molto ampia e proteiforme. Nel cuore del verde fiorentino, presso lo spazio Ultravox dell’Anfiteatro delle Cascine intitolato ad Ernesto De Pascale, Erika Boschi e Agustin Cornejo tessono i fili di una rassegna davvero unica nel suo genere, coinvolgendo artisti provenienti da svariate parti del mondo, ma che hanno fatto della loro arte un territorio di scambio attivo ed apolide tra l’Italia e il resto del mondo.
Napoli, Lisbona, Buenos Aires e la stessa Toscana le terre in costante dialogo tra di loro.
Boschi e Cornejo, forti dell’esperienza come Sinedades, progetto stanziato a Firenze, ma che mette insieme stimoli culturali diversissimi, pur mantenendo al centro i ritmi latinoamericani, estendono la loro esperienza con la curatela di un festival che è sostenuto anche dagli sforzi logistici e produttivi dell’Associazione Culturale Reality Bites e l’etichetta discografica fiorentina Blackcandy.
Si comincia oggi 22 Luglio dalle ore 19:00 con Drum Circle Firenze, il progetto coordinato da Chiara Di Gangi che con il suo cerchio di tamburi punta a costruire un ponte virtuoso tra mindfulness e creatività, liberando insieme al ritmo aspetti che coinvolgono il benessere interiore e le capacità improvvisative. Una forma che eccede quella di una semplice performance e si sposa perfettamente con aspetti anche terapeutici. Vedere una loro session consente di lasciarsi andare ad un flusso ritmico sonoro davvero imponente.
Luarte Project è invece un duo nato a Lisbona ma con radici labroniche, costituito da Chiara Pellegrini e Andrea Musio. Caratterizzate da un approccio plurilinguistico, le loro canzoni sono veri e propri travelogue che restituiscono l’idea di movimento e di viaggio. Entrambi provenienti da un background di studi e specializzazioni jazzistiche, hanno all’attivo numerosi concerti. Qui li vediamo suonare a Lisbona, filmati nel 2023 da Helena Gonçalves – Gokötta
Alle 20:30 saliranno sul palco gli Ars Nova da Napoli, straordinaria formazione folk attiva dal 2009 e specializzata nel repertorio popolare campano. La loro ricerca etno-musicale comincia per strada, attraverso il contatto con gli spazi e la gente della città. A poco a poco il sud del paese è entrato nel loro repertorio, esteso adesso ad altre forme rispetto alle radici putative. Dalla pizzica alla tarantella calabrese, offrono uno spettacolo coinvolgente ed unico capace di suggerire sonorità, tradizioni e connessioni oltreconfine, che includono per esempio i suoni del folk balcanico.
Per avere un’idea della loro importanza, sarà sufficiente ricordare la partecipazione al format de La Blogothèque, filmati da Vincent Moon in persona appena un anno fa.
DNArt dj’s ovvero i gemelli Luca e Francesco Gori concluderanno la serata con la loro selezione di suoni che procedono dall’Afrobeat al funk, dalla disco alla deep house, rigorosamente suonati in vinile, di cui sono accaniti collezionisti e alchimisti.
Non meno coinvolgente la seconda giornata del festival che comincia alle 21:00 del 23 luglio nella medesima location con la musica di Nicolás Farruggia, cantautore nato in Argentina ma cresciuto entro i nostri confini. Chitarra e voce e talvolta il sassofono di Carlo Coppadaro, costituiscono un sound unico e coinvolgente che non ha bisogno d’altro. Chico Buarque è ospite di grande prestigio nel suo quarto album come solista intitolato “Poema livre“, distribuito dall’etichetta Cantores Del Mundo. Dalle sonorità cubane a quelle lusofone, incluse le suggestioni capoverdiane, Farruggia crea un suo personalissimo blues, ricco d’anima e potenza.
Dopo il set di Nicolàs Farrugia sarà il turno dei Choro De Rua, ovvero Barbara Piperno al flauto traverso e chitarra a sette corde di Marco Ruviara. La loro avventura è cominciata nel 2012 e alla base c’è l’attività di ricerca sulla tradizione della musica brasiliana che alternativamente affrontano dal punto di vista concertistico e didattico. Al centro Lo Choro, un genere strumentale sviluppatosi nella seconda metà del 1800 a Rio De Janeiro e che già includeva una fusione multiculturale di elementi, dalle danze europee a quelle africane. Mescolanza che individua il Brasile come connettore di tutti questi stimoli. I musicisti di Choro, chiamati chorões, si incontravano per il gusto dell’ensemble in vere e proprie riunioni che hanno poi assunto il nome di rodas. Lo spirito delle rodas riecheggia nell’attività dei Choro De Rua, che hanno all’attivo un buon numero di album in formato MP3 e due in formato fisico, intitolati rispettivamente Santo Bálsamo e Aeroplanando.
Per chi si avvicina al loro sound, c’è qualcosa che attraversa intimamente lo spirito del Brasile, tra la forza impetuosa degli elementi naturali e la saudade di aver già vissuto in quei luoghi
Chiudono in bellezza la seconda giornata del festival i Sinedades, il duo costituito dalla direzione artistica del festival. Di Erika Boschi e Agustin Cornejo, accompagnati in questa sede da Matteo Scarpettini, Gianni Apicella e come special guest Joaquin Corneio, abbiamo parlato qui su indie-eye con una lunga intervista. La loro riscrittura della tradizione latina, incontra spesso le forme del pop e del jazz, con uno spirito sempre fresco e inventivo.
Di seguito una splendida cover di Cobre (Meu Coco) di Caetano Veloso, che mostra lo scheletro emozionale del duo nella versione più semplice e cristallina
Lorenzo Hugolini, aka Hugolini, artista proteiforme già con i Martinicca Boison, band che ha pubblicato ben quattro dischi con la prestigiosa Materiali Sonori, oltre alla sua attività come musicista e autore di canzoni è anche un DJ. Il suo DJ set concluderà il Firenze World Music Festival dove il miscuglio di stili e generi diversi punta a incendiare il dancefloor. World in un’accezione molto ampia, dove il nostro cerca connessioni ritmiche e festaiole nella musica di Rino Gaetano, in quella poliritmica francofona, ma anche nel Charleston, nel funk, spingendosi fino al Sudamerica. Divertente e coinvolgente, la sua performance è una degna chiusura per il festival.
Firenze World Music Festival è a ingresso gratuito e il costo del parcheggio è di 2€, Ricordiamo che all’interno dell’area è presente un servizio ristoro. Per maggiori informazioni rivolgersi
all’indirizzo mail info@firenzeworldmusicfestival.com o visitare il sito web
www.firenzeworldmusicfestival.com.