Grant Hart è stato l’autore di Diane, Pink Turns To Blue, Girl Who Lives On Heaven Hill, Books About UFOs, Don’t Want To Know If You’re Lonely e She Floated Away, quindi probabilmente di quelle che sono le migliori canzoni degli Hüsker Dü o che quantomeno sono in grado di rivaleggiare senza problemi con le opere più ispirate di Bob Mould, il dittatore o quasi della band di Minneapolis. Sono melodie epocali quelle uscite dalla mente e dalle mani di Grant, quello che si direbbe un talento sprecato vista la poca fortuna (e spesso anche consistenza) di quanto fatto dopo lo scioglimento del sodalizio con Mould, anche a causa di problemi di droga e non solo. Qua e là, sia nei dischi con i Nova Mob che in quelli solisti, emergevano però colpi di genio che facevano tornare in mente quanto il nostro era in grado di fare negli Hüskers.
In questo 2013 Grant torna con il suo progetto più ambizioso, The Argument, un concept album basato su nientemeno che Il Paradiso Perduto di John Milton e influenzato dall’amicizia dell’autore con William S. Burroughs, venti brani per 74 minuti di musica. E fa centro, tirando fuori da qualche angolo recondito della sua anima delle canzoni eccezionali, mirabili esempi di scrittura in grado di giocare con i generi, partendo dal folk più classico (Underneath The Apple Tree), istillandogli lo spirito punk che mai abbandonerà Grant e incorniciando il risultato di volta in volta con tocchi di elettronica anni ottanta più (War In Heaven) o meno (The Argument) sperimentale, sprazzi di rock’n’roll (Letting Me Out, un Buddy Holly moderno), magia semplicemente pop (For Those Too High Aspiring) o con il suono Hüsker, magari ingentilito dagli anni, ma che rimane sempre riconoscibile marchio di fabbrica (vedi Glorious).
Un grande disco, a fuoco dall’inizio alla fine, una rinascita artistica per Hart, con la speranza che finalmente possa godere del meritato credito e successo. Dove si trova oggi qualcuno in grado di scrivere canzoni come le già citate Glorious e For Those Too High Aspiring, o come Morningstar e Is The Sky The Limit?, che danno nuova linfa alla struttura strofa-ritornello e alla parola “melodia”? Lascio a voi la risposta dopo l’ascolto di The Argument e un breve confronto con il resto dello scenario cantautorale indipendente moderno. Oppure freghiamocene dei confronti e godiamoci la magica penna di Grant Hart, che è ciò che conta davvero.