Non è la spiaggia di Passoscuro, ma un meleto di Sozzago, in provincia di Novara. Il volto che ci sorride per poi allontanarsi dalla videocamera con una corsa verso il sole, forse non ha l’intensità di Valeria Ciangottini a quattordici anni, ma Sofia Sempio riesce a trattenerne la freschezza e quella commistione tra serenità e malinconia, senso della fine e capacità di guardare l’orizzonte.
Risiede tutto nell’ultima sequenza di “Buona Sorte”, il senso del video girato da Raffaele Matrone per Il disordine delle cose e tratto dal loro ultimo album intitolato “Proprio adesso che ci stavamo divertendo”.
La produzione Broski Film realizza un gioco campestre, semplice e riflessivo come il songwriting popolare. Non è il dopo sbornia di una Dolce Vita, perché la festa e la dissoluzione non c’erano. La dimensione è quella atemporale del ricordo, e con una fotografia che richiama volutamente filtri e colori degli anni settanta.
Non la vigilia del disastro, ma un altro tempo fuori da qualsiasi cronologia.
In quello spazio si può ancora sognare.