martedì, Dicembre 24, 2024

Inspiral Carpets – IC: la recensione

Eccolo qui il nuovo album degli Inspiral Carpets, ex veterani del Madchester sound che fu. Intitolato semplicemente IC, la nuova fatica targata Cherry Red Records è un inno nostalgico ai bei tempi andati che ha diverse buone frecce nel suo arco. Ma procediamo con ordine.

Formatisi ad Oldham nella seconda metà degli anni ’80, gli Inspiral Carpets furono una delle bands di punta di quella scena che contribuì a fare da culla a tutto il fenomeno Brit Pop dei Novanta. Un pelo dietro a Stone Roses e Happy Mondays e sullo stesso livello dei Charlatans in quanto a popolarità, i nostri subirono sin dagli esordi la fascinazione per un sound Sixties pop psichedelico dove l’organo Farfisa di Clint Boon rappresentava un deciso marchio di fabbrica.

Nel 2011 si sono riformati praticamente nella formazione originale, con il suddetto Boon, Stephen Holt alla voce, il fondatore Graham Lambert alla chitarra e Martyn Walsh e Craig Gill alla sezione ritmica.

IC ce li fa ritrovare tutti in discreta forma; il basso di Walsh nella doppietta iniziale Monochrome e Spitfire è dinamico e potente allo stesso tempo ed insieme alle bordate del Farfisa e alle felici melodie di Holt contribuisce a definire due ottimi brani di Garage Pop Sixties.

Possiamo dire che tutto il disco si muove sulle coordinate di quei due brani, presentandoci una band che non ha sicuramente perso lo smalto dei tempi andati; il sound è meno Badgy, la danzabilità sorniona degli anni che furono è svanita (fatta eccezione per il brano Forever Here), d’altronde pure lo storico Hacienda ha chiuso i battenti già da un bel po’. Inoltre la psichedelia gentile ha lasciato posto ad un’energia e immediatezza che li riporta un po’ ai primissimi esordi, quando riproponevano i brani Garage Punk ascoltati da adolescenti. Ovviamente qui di Punk non vi è traccia, ma il Garage Pop proposto da queste vecchie volpi diverte il giusto.

Come spesso succede i pezzi migliori sono posti in apertura; oltre ai due citati, menzione particolare meritano il bel refrain di Calling Out To You e il tiro di Changes.

Denis Prinzio
Denis Prinzio
Denis Prinzio è bassista di numerose band underground ora in congedo temporaneo, scribacchino di cose musicali per sincera passione, la sua missione è scoprire artisti che lo facciano star bene.

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