Splittare lo schermo è una tentazione irresistibile, perché moltiplica le possibilità del punto di vista, in una costruzione tecnica che si spinge oltre i limiti della mimesi dello sguardo stesso. Senza aprire una dissertazione sull’uso spesso artificioso e fallimentare, legato al cinema degli anni settanta da Norman Jewison a Brian De Palma, ci limitiamo alle recenti applicazioni in ambito videomusicale, considerato che il video di Joanie è molto vicino, per spirito e concezione, alla fisiologia di un artwork.
Abbiamo ospitato su queste pagine i video di Karni e Saul per Micah P. Hinson, di Ewan Jones Morris per Anna Meredith, di Jak Mavity per Scott Quinn. Questo di Roger Spy deve molto a tutti e tre, ma è maggiormente circoscritto nello spazio dell’artwork, come cornice deputata per gli artisti visuali fino a tutti gli anni novanta, di cui offre una variante giocosa e performativa.
Non importa se l’ispirazione dichiarata è quella delle riviste di moda, al centro delle trasformazioni a cui viene sottoposta la stessa Joanie, perché il risultato è quello centripeto di un’immagine che si gioca tutto entro i propri margini.
Roger Spy del resto, oltre che musicista, è artista visuale e multimediale tra moda, advertising e arte concettuale. Servendosi di un Iphone ha realizzato tutte le brevi clip del video in 4K per poi montarle in questa divertente griglia posturale.
Joanie – Schadenfreude – il video split di Roger Spy
Roger Spy, artista visuale e concettuale tra moda, videomusica e advertising, splitta lo schermo in dodici parti e anima il volto di Joanie, ispirandosi alle riviste di moda degli anni settanta
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IN SINTESIRoger Spy, artista visuale e concettuale tra moda, videomusica e advertising, splitta lo schermo in dodici parti e anima il volto di Joanie, ispirandosi alle riviste di moda degli anni settanta Diretto e Montato da Roger Spy Make Up: Georgia Hope |