Non è certo l’ambizione a mancare al giovane Johann Sebastian Punk, alter ego glam del venticinquenne Massimiliano Raffa. Sì, perchè ci vuole un certo coraggio ad iniziare il proprio disco con la chiusura più famosa del pop, “A Day in the Life” (ricalcata in studio? campionata?). Una bella faccia tosta certamente, ma in fondo “More lovely and more temperate” si pone come il grande omaggio alla storia del rock da parte del messinese. Coadiuvato nella produzione da Enzo Cimino dei Mariposa e da Beatrice Antolini (produttrice esecutiva, per la precisione), JSP tira fuori un’orchestrazione di tutto rispetto per rimaneggiare i veri must storici, in salsa glam. Tra le citazioni più famose oltre a quella d’apertura, Yes, I miss the Ramones chiama Dee Dee Ramone a dare il quattro a una caotica jam con tanto di archi alla Phil Spector, citando appunto il disco “End of the Century”, mentre in Barber’s Shop viene chiamato all’appello Jimmy Page con il giro di chitarra più famoso, quello di Baby, I’m gonna leave you. Particolare questo pezzo proprio perchè intreccia anche le isterie dei Portishead e le tastiere dei Van Halen, prima di virare su un organetto della Transilvania.
Un’esplosione di strumenti coglie ogni singolo brano, lasciando veramente poco spazio all’immaginazione. Questi sogni in technicolor ritraggono una grande abbuffata musicale della quale non sentivamo notizie da moltissimo tempo. Si rispolvera sì il glam, ma grazie a una produzione magnificente. E senza andare troppo sul leggero, si chiamano in causa i mostri sacri con riverenza ma anche aria di sfida. Confidiamo che finita la fase celebrativa possa spiccare il volo anche in solitaria.