Spirito e suoni di Jon Lindsay fanno venire in mente quelli del Tom Petty più pop, nella fase di transizione tra la prima e la seconda metà degli ottanta, quando pubblica un singolo come Don’t Come Around Here No More. Rispetto al rocker di Gainesville, Lindsay indugia molto di più con i suoni dell’elettronica e con una maggiore propensione romantica, ma il risultato è simile nella ricerca di un suono fieramente radiofonico elaborato per colpire dritto al basso ventre. Peculiare in questo senso un brano come When They Broke the World, dove l’elettronica fa da sostegno al duello tipico tra chitarre e drumming, come nel migliore rock fm di una volta.
Jon Lindsay – Little Drum Machine, il video ufficiale
Lindsay, dai tempi del suo debutto datato 2009, si è costruito, mattoncino dopo mattoncino la reputazione di un “popster” di talento, e il suo terzo album, pubblicato nel giugno 2016 per la File 13 Records sembra concepito per collezionare un singolo dopo l’altro, con uno spirito power pop che non teme paragoni con le incursioni di Bob Mould (Sugar) nello stesso territorio, magari con un po’ di zucchero in più tra gli ingredienti e con la stessa immediatezza di fondo e concisione, del resto i 36 minuti complessivi dell’album sono equamente divisi per ben 11 tracce e funzionano a meraviglia. Cosa desiderare di più?
Jon Lindsay – All Them Houses, il video ufficiale realizzato con materiale di archivio da DERL ROBBINS dei Motel Beds