giovedì, Novembre 21, 2024

Karaoke Kalk – Labels #01, il format per le etichette discografiche

Karaoke Kalk, gloriosa etichetta discografica tedesca attiva dal 1997, inaugura LABels, il nuovo format di indie-eye dedicato alla promozione delle etichette discografiche. Un podcast audio, un video unboxing delle ultime release in vinile e un articolo che contestualizza tutti i contenuti. Dall'elettronica al folk, dallo slowcore alla club music, dalla sperimentazione microtonale al Jazz, dalla musica impro al pop indipendente. Questo il mondo sonoro di Karaoke Kalk.

La musica di Karaoke Kalk, gloriosa etichetta discografica tedesca, inaugura LABels, il format prodotto da indie-eye e dedicato alle etichette discografiche.
La modalità è multi-piattaforma, questo consente di promuovere la musica e il roster della label con un video unboxing, un podcast e un articolo che aggrega e contestualizza i contenuti. L’attenzione è alla musica di qualità e a chi pubblica prevalentemente in vinile.

Karaoke Kalk è una realtà discografica attiva sin dal lontano 1997. Fondata a Colonia, ha successivamente spostato il quartier generale a Berlino. Nei 27 anni di attività ha pubblicato moltissima musica senza alcuna limitazione di genere. Elettronica, pop, impro ed experimental, Jazz, Kraut rock e psichedelia, post-rock, fino a spingersi verso i territori della musica elettroacustica e microtonale.

Per LABels abbiamo esaminato sei tra le release più recenti dell’etichetta berlinese, pubblicate tra il 2022 e il 2024, cercando in qualche modo di coprire e quindi raccontare l’approccio apolide, proteiforme e creativo di Karaoke Kalk.

Gli artisti e i dischi ospiti del primo episodio di LABels dedicato a KARAOKE KALK sono:

Qui è possibile cominciare il viaggio, osservando la cura con cui l’etichetta realizza le copie in vinile delle proprie release. Il video illustra cinque delle sei release perché “FOR” di YELKA, di cui parliamo approfonditamente nel podcast, non era ancora stato pubblicato nell’edizione in vinile definitiva

Karaoke Kalk, il video vinyls unboxing

Nel podcast audio dedicato a Karaoke Kalk, secondo rich content media di LABels, raccontiamo più approfonditamente la musica delle release e degli artisti coinvolti: con brani tratti da “This river brings only poison” (Dakota Suite); “Oval sunpatch” (Golden Diskó Ship); “Tableau” (Rolf Hansen); “Salt” (Marla Hansen); “Sensory Illusions II” (The Sensory Illusions); “FOR” (YELKA)

Ascolta il podcast dedicato a Karaoke Kalk (LABels #01)

Dakota Suite – This river only brings poison (vinile Karaoke Kalk – settembre 2023)

A venti anni di distanza dalla sua pubblicazione, l’album di Dakota Suite viene ripubblicato dall’etichetta tedesca per la prima volta in vinile. Due LP in edizione limitata a 140 grammi, con una inner sleeve e tutte le foto dell’artwork realizzate da Johanna Hooson, moglie di Chris Hooson aka Dakota Suite.
Disco co-prodotto e mixato da Bruce Kaphan degli American Music Club, rimane ancorato alle forme del folk rurale che hanno caratterizzato la prima fase nella carriera del musicista di Leeds. Eppure, oltre ai riferimenti slowcore, c’è già una propensione astratta e dilatata che porterà la musica di Dakota Suite ad evolversi verso territori tra Jazz, ambient e drone music. Al centro, oltre alle forme di una relazione amorosa fortissima ma mai scontata nella sua relazione quotidiana con il dolore, quella con il paesaggio, ben descritto dalle foto di Johanna secondo parametri che sono siderali e mai nostalgici. Un must have.

This river only brings poison, teaser trailer dell’edizione Karaoke Kalk

Golden Diskó Ship – Oval sunpatch (vinile Karaoke Kalk – Dicembre 2023)

Cinque album all’attivo e due su Karaoke Kalk per Theresa Stroetges, artista proteiforme che si firma Golden Diskó Ship e che cerca nella sperimentazione elettronica, la convergenza tra arti di provenienza eterogenea. Pittrice, ma anche performer, viene dal contesto delle installazioni audiovisuali e delle residenze artistiche. “Oval sunpatch” nasce proprio in un periodo molto intenso per l’artista tedesca, ma allo stesso tempo esce dal solco della sperimentazione tout court per affrontare anche i suoni dell’elettronica di consumo. Si tratta del lavoro più accessibile tra quelli realizzati in questi anni, ma anche di quello più vario e stimolante. Passano in rassegna gli stereotipi della club music, della techno rave e di tutta l’elettronica da dancefloor, inclusi riferimenti alla disco settanta, ma vengono decostruiti con un approccio visionario e a tratti prog-psichedelico. Un vero e proprio trip

Il videoclip di Dolphins with soft helmets

Marla Hansen – Salt (vinile Karaoke Kalk – Marzo 2024)

Marla Hansen prosegue la sua ricerca personale sul corpo del chamber pop e si muove verso territori che ne forzano i limiti, grazie anche alla collaborazione con Andi Haberl batterista dei Notwist. Ci sono ancora gli elementi della tradizione pop-folk introspettiva, ma vengono trasposti verso forme minimaliste vicine per certi versi alla sperimentazione sulla forma canzone elaborata da Philip Glass in “Songs for liquid Days”, vecchio album seminale non sempre ricordato a dovere. L’elettronica più che uno sfondo, diventa materia viva e mutante che aumenta la forza epica dei brani e allo stesso tempo ne valorizza l’approccio orchestrale. Da ricordare la collaborazione cameo con DM Stith, artista cresciuto in prossimità della scuderia di Sufjan Stevens e che indie-eye ha intervistato nel lontano 2009.

Marla Hansen, il video live di Dresden

Rolf Hansen – Tableau (vinile Karaoke Kalk – giugno 2022)

Rolf Hansen è uno straordinario chitarrista che ha fatto della relazione con lo strumento una questione di ricerca, niente affatto virtuosistica, ma assolutamente sensoriale. Se si ascoltasse “Tableau“, suo secondo lavoro per Karaoke Kalk, senza conoscerne i processi e i segreti, si rimarrebbe per forza di cose sorpresi dalla qualità timbrica del suono e dalla sua origine a tratti straniante. Si perché la chitarra diventa un’altra cosa con i tasti trattati e sostituiti sotto le corde. Si trasforma in uno strumento alieno quando viene percossa, suonata mediante oggetti, appena sfiorata. Un approccio totalmente creativo che conduce i risultati dell’album verso una musica ambient microtonale davvero potente ed evocativa, ogni volta diversa per la ricchezza di sfumature timbriche e l’approccio elettroacustico che assegna grande rilievo alle modalità di microfonazione e di registrazione dell’evento. Un disco davvero unico, originale e alieno.

The Sensory Illusions – Sensory Illusions II (vinile Karaoke Kalk – Marzo 2023)

Chissà se qualcuno si ricorda lo straordinario dialogo strumentale tra Mike e Kira Watt nel progetto “Dos”. Oppure una misconosciuta band di Austin chiamata Drums & Tuba. Entrambi i progetti, distanti nel tempo, affrontavano gli stilemi dello standard blues e popolare, per stravolgerne le relazioni armoniche, timbriche e narrative, grazie anche ad una scelta strumentale non convenzionale. Il duo Sensory Illusions va addirittura oltre quelle esperienze, e grazie al talento del polistrumentista Bill Wells e della virtuosa della tuba Danielle Price, decostruiscono blues, Jazz e standard popolari allontanandosi dalla dimensione armonica tradizionale, per scarnificare la materia in un gioco improvvisativo ludico e caldissimo. Nota doverosa per il bellissimo artwork sagomato del vinile, curato nientemeno che da Jad Fair degli Half Japanese e in linea con le illusioni percettive che la musica del duo riesce a generare.

YELKA – FOR (vinile Karaoke Kalk – Giugno 2024)

Daniel Meteo, Christian Obermaier e YELKA Wehmaier, trio straordinario con all’attivo diversi album e che arriva a pubblicare su Karaoke Kalk proprio con questo album. FOR è apparentemente “classificabile” nell’ambito del Kraut Rock. Le influenze ci sono tutte e vanno nella direzione dei primi CAN, ma c’è molto altro. L’approccio improvvisativo è centrale in FOR, registrato in cinque giorni con un paio di take per brano, è un vero e proprio viaggio nel deserto, dove al cosmo della musica tedesca di cinquant’anni fa si sostituisce una distesa terrena a perdita d’occhio, derealizzata e trasformata dal sogno e dalla visione. A nostro avviso c’è molto anche degli ultimi Talk Talk, quelli di Laughing Stock, per l’approccio dilatato e non convenzionale alle forme del Jazz, dall’ultimo Coltrane fino a Sun-Ra. Disco come esperienza. Consigliatissimo

Yelka, il video ufficiale di Smile

Uno dei marchi ricorrenti sulle edizioni in vinile di karaoke Kalk è quello di INITIATIVE MUSIK, un importante progetto di finanziamento promosso dal governo federale tedesco e volto a supportare la musica pop e quella jazz. Sostegno, crescita economica, sviluppo artistico, questo lo scopo del fondo sociale, destinato a chi abbia in cantiere un’idea e un progetto sostenibile. Il progetto si rivolge agli artisti, la scena musicale dal vivo e le imprese musicali in tutta la Germania, guidando tutti quanti nella realizzazione dei loro progetti e quindi promuovendo diverse reti e infrastrutture.

Sono tre i premi musicali promossi da Initiative musik ovvero il Polyton, il German Jazz Prize e l’Applaus Award dove vengono promossi talenti di varia provenienza e viene spinta al massimo la loro visibilità. Buona parte dei dischi KARAOKE KALK aderiscono a questo importante programma, caratterizzando quindi la qualità culturale della proposte pubblicate dalla label tedesca.

LABels è il format multicanale dedicato alle etichette discografiche e prodotto da indie-eye.

Un podcast, un video unboxing delle release in vinile, un articolo dettagliato.
Se vuoi partecipare scrivi una mail a cs@indie-eye.it e facci una proposta. La esamineremo con attenzione e valuteremo la fattibilità. Ricordati di inserire nel corpo della mail l’oggetto “proposta per LABels”

Michele Faggi
Michele Faggi
Michele Faggi è il fondatore di Indie-eye. Videomaker e Giornalista regolarmente iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Toscana, è anche un critico cinematografico. Esperto di Storia del Videoclip, si è occupato e si occupa di Podcast sin dagli albori del formato. Scrive anche di musica e colonne sonore. Si è occupato per 20 anni di formazione. Ha pubblicato volumi su cinema e nuovi media.

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