Come si è aggiornato l’immaginario ideato nel lontano 1970 dal duo di Düsseldorf?
Anche dopo la scomparsa di Florian Schneider, Ralf Hütter ha continuato ad oliare e perfezionare la macchina live, con una discografia assestata fino al 2003, anno di pubblicazione di Tour de France Soundtracks, undicesimo album da studio pubblicato dai Kraftwerk.
E quella macchina funziona a meraviglia, se si pensa al Grammy Award ricevuto nel 2018 per 3-D The catalogue, secondo album dal vivo per i tedeschi, tutto orientato a valorizzare la componente visual con un box che conteneva l’intero show in versione Blu Ray. In quel contesto giocavano con la mappatura geometrica dello spazio scenico e con un’immersività retrofuturista come quella caratterizzata dall’uso di occhialini 3D, che gli spettatori fiorentini del Teatro Dell’Opera, hanno avuto modo di sperimentare qualche anno fa.
In questa dimensione aumentata della musica del duo, dove le intuizioni di quarant’anni indietro vengono perfettamente riattualizzate in un viaggio che preconizza il futuro delle intelligenze artificiali, con la stessa prospettiva politica con cui ComputerWelt intuiva la futura ubiquità della dimensione digitale, Falk Grieffenhagen può essere considerato, almeno fino ai concerti del 2022, come il vero, nuovo Kraftwerk insieme alle radici storiche sopravvissute. Mentre tastiere e percussioni sono state arricchite fino a questo momento da Fritz Hilpert e Henning Schmitz, Grieffenhagen ha contribuito a definire, costruire e integrare l’intero apparato visuale degli show dal vivo.
«Siamo davvero entusiasti di comunicare a tutti che nel 2023 i Kraftwerk saranno in tour con una nuova produzione – ha detto Schneider per introdurre il tour – Dopo anni di grande successo con il nostro spettacolo in 3D, abbiamo lavorato a una nuova stravaganza visiva e non vediamo l’ora che tutti la vedano»
L’evoluzione dei set live per gli show dei Kraftwerk meriterebbe una storia a parte ed è un aspetto in continuo movimento sin dalla fine degli anni settanta, dove l’implementazione progressiva di schermi interattivi e di una componente visuale che riconfigura la stessa morfologia del palco, è diventata centrale decennio dopo decennio, in base ad una combinazione tra nuove tecnologie e un approccio vitale e assolutamente empirico alla materia. La transizione verso l’estetica laptop del ventesimo secolo ha lasciato spazio alla fine del ventennio ad una fase tridimensionale e immersiva.
Questo significa che ogni avventura dal vivo, può essere considerata come un vero e proprio nuovo set creativo.
Cosa aspettarsi allora dal nuovo show fiorentino del 2023, che andrà in scena in una cornice splendida en plein air, come quella dell’Anfiteatro Ernesto De Pascale, immerso nel verde del parco delle Cascine?
Come affronteranno i Kraftwerk tutta la componente visual in uno spazio che conserva ancora tutti gli elementi costitutivi della struttura novecentesca?
Difficile anticipare qualcosa di effettivo, tranne due cose. La prima è la capacità di adattamento dei set ideati dal team di lavoro, che oltre a Ralf Hütter include il già citato Falk Grieffenhagen e Georg Bongartz, entrambi alternativamente dedicati allo sviluppo degli straordinari effetti visuali.
La seconda, è relativa ai primi resoconti dai concerti più recenti, dove si è confermata la componente empirica in base alla venue. Quello che è certo è che non ci sono occhialini, ma proiezioni a LED che sembrano offrire una nuova concezione dello spazio tridimensionale, vicina all’esperienza ologrammatica. Se la immaginiamo all’Anfiteatro delle Cascine, immerso nel verde e con un tappeto di stelle a sovrastare, vengono già i brividi per gli innesti possibili.
Di più non possiamo né vogliamo dire, perché l’effetto meraviglia e la componente sorpresa fanno parte di un mondo sonoro e visuale che è riuscito nei decenni ad adattarsi alle sollecitazioni delle nuove tecnologie, rilanciando un repertorio sonoro che incredibilmente funziona per ogni stagione.
Multi, cross e transmediali, ma ad un passo dalla fisicità del dancefloor, i nostri saliranno sul palco dell’Anfiteatro Ernesto De Pascale il prossimo 7 luglio alle 21,15.
I biglietti sono posti numerati da 74,75 e 80,50 euro e sono disponibili su www.ticketone.it e nei punti prevendita www.boxofficetoscana.it/punti-vendita. Per chi avesse già acquistato i biglietti della data del 9 settembre scorso, poi posticipata, restano validi i tagliandi che riportano la data.
Il concerto è una delle date di punta del programma Ultravox Firenze, di cui abbiamo parlato da questa parte.
Per prepararsi al concerto, vi consigliamo il nostro approfondimento, pubblicato in vista della data fiorentina, dove vi abbiamo raccontato la storia e le immagini legate alla carriera dei Kraftwerk e alcuni dei videoclip seminali dei nostri dal 1976 al 1986