Con Veronica Lucchesi, Simone Rovellini si diverte molto. La sua videografia riceve uno scossone ed esce da quella quadratura pop che mantiene sempre una certa distanza nella costruzione di mondi cromaticamente “perfetti”, ma più presenti dei corpi.
L’attrice e musicista pisana spezza questa fissità. Lo faceva sul set di Ciao Ciao, lo ripete in modo ancora più radicale al centro di Piazza Pretoria, trasformata in un dancefloor open air per il video di Diva. Accentra il punto di vista, respinge la camera e di nuovo l’attrae con un solo gesto. La sua forza centripeta dirige di fatto il video, restituendo parte di quell’energia spesa sul palco e soprattutto, la capacità di gestire lo spazio rappresentativo con innegabile forza creativa. Questa include anche la rimessa in scena dello stesso set, piegato alle possibilità del gioco performativo.
Rovellini ci mette del suo e tra colori, lettering e montaggio, gioca con l’estetica post-wave e forse pensa al neon-cinema di Refn, Tsukerman, Noé, mentre frammenta i genitali e le forme marmoree della Piazza della Vergogna.
C’è spazio anche per un product placement di una nota marca di preservativi, ma è l’outfit di Veronica, creato con la collaborazione di Lorenzo Oddo e Stephanie Glitter, a riempire la sua figura di latex, ibridazioni tra plastica e verità, detriti di un mondo pop esperito attraverso gli oggetti di consumo.
Props per un contratto e divertentissimo esempio di messa in scena nella messa in scena.
La rappresentante di Lista – Diva, il videoclip
Veronica Lucchesi accentra l'immagine e ricrea il set di Diva. Di fatto, dirige il video con una messa in scena nella messa in scena