“So what“, il singolo dei fratelli Matteo e Amedeo Giovanelli conosciuti come Mathame, è uscito nel dicembre 2022 veicolato da un video interamente realizzato in IA dal collettivo giapponese Hokuto Atarashi. Dalle pendici dell’Etna dove il duo Mathame lavora, sino al Giappone, il dialogo che si è instaurato tra i due poli è di notevole interesse, soprattutto per il modo in cui, secondo il punto di vista degli stessi Giovanelli, IA cambierà le prassi creative conosciute.
L’ambito elettronico è quello sicuramente più incline ad accogliere le mutazioni in atto, da sempre in conversazione attiva con il mondo delle macchine, con la sintesi, con le capacità di calcolo, ma anche con i glitch, i difetti, la corruzione dei dati, gli errori intesi come arricchimento dei processi espressivi legati ai linguaggi creativi.
Nel caso di “So what”, dove l’elemento distopico è un sentimento centrale, il collettivo Hokuto Atarashi si è immaginato per il video una rivolta interna tra intelligenze artificiali, quelle che vogliono prendere il controllo e trasformare il mondo in un vero e proprio sistema di sorveglianza e quelle che puntano alla libertà creativa. Interpolando footage reale con i personaggi del cinema d’animazione giapponese, è stata modulata una narrazione che assorbe i modelli della rivolta e quelli del misticismo. Si sceglie quindi una dimensione ancora figurativa per simulare concetti e suggestioni che ci conducano alla comprensione dei processi creativi regolati da una macchina.
Le immagini di rivolta e quelle che si svolgono nella penombra di una chiesa sono molto suggestive e oscure. La mutazione dei personaggi è simile a quella di altri video IA dove l’assestamento, il difetto, l’interpretazione del movimento, trascina con se una serie di approssimazioni affascinanti.