Jonathan Emma è un fotografo dal grande talento che ha lavorato principalmente nell’ambito della moda, per plasmare un’estetica ben precisa legata al ritratto e all’intimità stabilita con i soggetti fotografati.
I videoclip che ha realizzato diventano un nuovo luogo di convergenza rispetto ai suoi fashion movie, perché gli hanno consentito di sperimentare con i codici della videomusica realizzata in studio.
Svela infatti l’occhio, decostruisce letteralmente il set e si avvicina quindi all’interiorità del performer con un gioco di specchi che trasforma lo spazio deputato in una lanterna magica. Dalla bella clip diretta per Angelica, al nuovo video per Comete, il brano di Leonardo Lamacchia, Jonathan Emma espande virtualmente il limbo dello studio, inventandosi dei visuals opachi, astrali e metereologici, così da immergere l’artista in uno spazio mentale che assume il valore di una confessione, di un flusso di coscienza, di un’immagine interiore. L’area del set, con le sue mutazioni cromatiche, dialoga a distanza con l’arte del dagherrotipo, recuperando le sue origini pittoriche.
Apparentemente semplice, ma con una forza innovativa eccellente, il video di Comete è capace di riconfigurare le convenzioni di un genere che in Italia sembrano talvolta immutabili.