martedì, Dicembre 24, 2024

Lezziero – Andare Via: il videoclip

"Andare Via", primo estratto dal nuovo album di Lezziero intitolato “naturæ", è un commovente esempio di cantautorato diretto e colto. Scaturisce una riflessione ciclica e palindroma su tutto ciò che abbiamo perso, dai sentimenti alle radici, che non è nichilista né consolatoria. A veicolare il brano, un videoclip realizzato dallo stesso Lezziero e introdotto dall'artista per i lettori di Indie-eye

…Un’altra sensazione
(Luca Lezziero)

Luca Lezziero, musicista, cantautore, produttore e videomaker, torna con il suo secondo progetto solista a cinque anni di distanza da “Lento e inarrestabile“, l’album pubblicato da Riff Records e prodotto da Cesare Malfatti.
Di quel lavoro avevamo parlato qui su indie-eye con un Podcast che coinvolgeva lo stesso Lezziero, ancora ascoltabile attraverso questo link.

A pubblicare  “naturæ” è sempre l’etichetta bolzanina guidata da Paolo Riff. Disponibile dal primo dicembre 2023 in versione digitale attraverso il canale Bandcamp dell’artista, l’album conferma la collaborazione di Lezziero con Cesare Malfatti e raccoglie undici tracce fatte di emozioni e sentimenti, osservati attraverso la lente trasformativa e ciclica del tempo, secondo coordinate che niente hanno a che vedere con la rassegnazione, ma al contrario rileggono il nostro passaggio con rinnovata energia interiore.

A veicolare l’album il videoclip di “Andare via“, realizzato dallo stesso Lezziero con l’utilizzo di archivi d’immagine “open”.

Il brano si interroga sul senso della perdita, delle tracce e delle eccedenze da conservare oppure da lasciare andare, rigettando il nichilismo sotteso da tutti gli strappi e le lacerazioni e allo stesso tempo quelle dinamiche sin troppo consolatorie che negano la presenza costante del declino nelle nostre vite.
Liriche, quelle di Lezziero, che combinano sapientemente lo sbocciare e il trascolorare di un sentimento nell’accostamento di parole semplici, ma polisemiche. Un movimento palindromo che si riattiva nella radicalità minimale di una musica suonata, che tra immediatezza e attenzione al dettaglio, trova nella ripetizione un vettore ricco di espressione poetica.

Negli anni ’90 lavoravo per una casa di produzione e uno dei grandi pericoli del girare videoclip in quel periodo era di essere troppo “didascalici”, dove per didascalico si intendeva seguire fedelmente il senso del testo ci ha detto Lezziero per raccontare il videoclip di “Andare Via”All’epoca un video doveva essere soprattutto “concettuale”, ossia associare alla musica immagini che fossero più connesse (“diegetiche” si diceva) agli stati d’animo e alle emozioni che evocava. La sequenza di scene assemblate poteva quindi anche essere apparentemente dissociata e sottilmente misteriosa, ma andava bene, perché il filo rosso che le univa era la coerenza emotiva al brano. Ecco qui io ho cercato di fare il contrario. Con una ricerca di video d’archivio vecchi e nuovi, che pescano in documentari, film muti e sonori, banche immagini più recenti, ho voluto invece spingere proprio verso la pura “didascalicità” e seguire più che si potesse il flusso serrato del mio testo. Certo anche in questo caso il gioco è ambiguo, perché dove ho potuto, ho mostrato volutamente quello che dicevano le parole, caricando di proposito il loro senso letterale (campane dove dico “campane”, fiamme dove dico “fiamme”), ma dove lo stesso testo esprime emozioni, sensazioni, cose immateriali quindi, ho scelto una interpretazione di essi. Ed eccomi quindi tornato in un certo senso “concettuale!”
Anche dal punto di vista della fotografia ho volutamente mischiato bianco e nero e colore, vintage estremo e video contemporanei, proprio perché la regola che mi sono dato “descrivi quello che dici fin dove puoi”, vinceva rispetto anche alla coerenza estetica. Anzi l’eterogeneità diventa alla fine una coerenza essa stessa

Michele Faggi
Michele Faggi
Michele Faggi è il fondatore di Indie-eye. Videomaker e Giornalista regolarmente iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Toscana, è anche un critico cinematografico. Esperto di Storia del Videoclip, si è occupato e si occupa di Podcast sin dagli albori del formato. Scrive anche di musica e colonne sonore. Si è occupato per 20 anni di formazione. Ha pubblicato volumi su cinema e nuovi media.

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