Lil Nas X è un fenomeno che eccede la sua stessa produzione musicale. La sua proposta non è scindibile dai numerosi registri con cui ha affrontato i mezzi di comunicazione di massa, definendosi ad ogni uscita, provocazione e intuizione come uno dei principali interpreti della sua generazione.
Dal successo di “Old Town Road“, singolo inizialmente veicolato via TikTok e la pubblicazione a soli 22 anni del primo full lenght intitolato “Montero“, la ridefinizione dell’immaginario hip-hop in termini queer si è radicalizzata, grazie anche ad una serie di videoclip che forzano tutti gli stereotipi del genere e le aspettative di genere, per sollecitare un’America provinciale, bigotta e ancora terrorizzata da tutto ciò che non corrisponde alla normatività identitaria e sessuale.
Un brano come “That’s What i Want“, inno vero e proprio all’espressione del desiderio queer, esiste anche in virtù della promozione transmediale che ha sfruttato le principali piattaforme di condivisione, per amplificare messaggio e attitudini.
Centoquarantre milioni di visualizzazioni capitalizzate da un anno a questa parte, che in termini squisitamente sonori ricordano la forma più pop e scanzonata degli Outkast, mentre le immagini dirette dal geniale STILLZ, massacrano insieme alle liriche gli stereotipi dei ragazzi neri con i denti d’oro. Product placement per la Durex, amplessi omoerotici sotto la doccia, accampamenti western che recuperano il capovolgimento dell’estetica machista per come l’ha rappresentata Ang Lee in Brokeback Mountain e una straordinaria ironia che gioca con la forma combinatoria delle parole: that’s what i fucking want, mentre la penetrazione anale sfiora l’apice.
Le contaminazioni di “Montero” procedono quindi su più piani. In termini strettamente musicali è il tentativo di ricondurre l’estetica hip-hop dalle parti di un pop maggiormente contaminato, con incursioni sonore che strizzano l’occhio alla wave di quarant’anni fa e alla black music non riconciliata di inizio millennio, senza ovviamente sfiorare le radicalizzazioni dell’ecosistema Anticon.
Le numerose ospitate del disco, inclusa quella di Elton John, definiscono maggiormente un pastiche che dialoga a più riprese con il passato, grazie all’equitemporalità diffusa e schizoide dei progetti degli ultimi anni.
Ciò che sorprende in questo contenitore musicale onnivoro è la capacità di utilizzare i nuovi media per ritagliarsi uno spazio identitario altrimenti impossibile nel contesto della comunità black.
La finta gravidanza fotografata su People, il queer talk show su YouTube, la capacità di trasformare la diffusione di meme in uno strumento politico e identitario insieme all’occupazione dell’immaginario gaming, gli stessi videoclip, ma soprattutto i concerti.
Dal vivo Lil Nas X ha l’impatto formidabile di un concerto di Beyonce: coreografie impostate al millimetro, props inventivi e spettacolari, il tutto allestito per convergere verso una dimensione unificante che accoglie in un grande abbraccio tutto lo spettro più ampio e sfaccettato delle identità di genere.
Perderlo sarebbe come darla vinta a chi vuole riportarci indietro.
Lil nas X sarà al Lucca Summer Festival il prossimo 20 Luglio 2023 nella storica venue di Piazza Napoleone. Biglietti in vendita su www.ticketone.it dalle ore 11:00 di giovedì 30 Marzo
Info: www.luccasummerfestival.it