Sono Venti le opere che ho scelto per il la sezione “Music Video” di Asolo Art Film Festival 2021 che ho curato personalmente. Per il festival diretto da Thomas Torelli si è pensato ad un contesto che rendesse più permeabili le distinzioni di formato, durata e concezione, già fluide, ma che con il videoclip devono riacquisire la centralità di un luogo eccentrico come la rete. Rinati su internet i video musicali trovano nella sala cinematografica una dimensione importante per definire una dimensione diversa dell’attenzione, spinta ai margini dell’esperienza inter-relata.
Tra le 20 opere scelte per il concorso, quella di Linda De Zen ed Elisa Fabris, realizzata per Julinko , il progetto di Giulia Parin Zecchin, è una disseminazione transmediale del concetto di artwork, che si muove dalla forma artigianale e tattile dell’oggetto, distribuito anche in audiocassetta, e lambisce territori multiformi, tra cui quello poetico della stessa Parin Zecchin, che con la parola lavora su vari livelli e dimensioni. Ecco perché si tratta di un’operazione che coinvolge più di un autore, in uno scambio fecondo tra estetica del lyric video, genesi di un artwork, arte visuale, parola poetica e musica.
Ho intervistato Elisa, Linda e Giulia da questa parte su indie-eye videoclip