giovedì, Novembre 21, 2024

Luar, il festival che inonda d’Africa il dancefloor: oggi a Firenze HHY & The Kampala Unit

Non è possibile perdersi il live set di HHY & The Kampala Unit, oggi a Firenze nell'ambito di LUAR, il festival organizzato da UR Suoni in collaborazione con altri soggetti della cultura underground internazionale. Dopo le esibizioni nelle cornici del Centre Pompidou, l'Unsound in Polonia e la Triennale di Milano, il duo lusitano-ugandese, arriva allo Spazio Instabile ad ingresso gratuito insieme ad altri ottimi artisti. Tutti i dettagli

Non possiamo sapere quando vi ricapiterà di godervi il set incendiario dei HHY & The Kampala Unit, il combo nato in seno alla seminale etichetta Nyege Nyege e costituito da Jonathan Saldanha, sound designer portoghese e la trombettista ugandese Florence Lugemwa.

Stasera 25 giugno suoneranno a Firenze insieme ad altri ottimi musicisti nel contenitore “Luar“, festival stimolante e contaminatissimo, incredibilmente a ingresso gratuito presso Lo Spazio Instabile – Culture in movimento in via della Funga 27/b, zona Bellariva e organizzato da UR Suoni, Funkamari, Ghiaccoli & Branzini in collaborazione con la venue che li ospita e la stessa Nyege Nyege Tapes.

Saldanha e Lugemwa, acclamati dalla critica internazionale, hanno già suonato in contesti di altissimo rilievo come il Centre Pompidou di Parigi, il festival Unsound in Polonia e la Triennale di Milano.
Sono nata ballando con mio padre che faceva il DJ per le feste casalinghe, mentre mia madre distribuiva per tutti birra e cibo – ha raccontato Lugemwa – “Ho la musica nel sangue

La tromba nella sua vita è arrivata appena compiuti i dieci anni, fino a quel momento suonava il tamburo laterale per la banda della scuola. Ha suonato per matrimoni, compleanni e tutti gli eventi della comunità. Una borsa di studio, l’esperienza di residenza che la Nyege Nyege ha favorito in Africa e che è alla base della nascita del progetto, ha consentito a Florence di spendersi come formatrice all’interno dei quartieri più disagiati di alcune città come Katogo, dove insegna a suonare i tamburi ai bambini, una forma concreta e positiva di attivismo.

Come HHY & The Kampala Unit hanno all’attivo un album intitolato Lithium Blast, pubblicato tre anni fa, dove dub, techno vengono declinati in una dimensione spettrale più vicina alla trance music. C’è un’allure sci-fi nel loro discorso musicale, che alterna ritmiche oscure ad una tensione drammatica già indicata dal titolo del disco, che probabilmente si riferisce al progetto cinese di produrre più di 5000 veicoli elettrici all’anno nella città di Kampala. Il litio, materiale infiammabile e tossico, è quello delle batterie che alimentano i veicoli. Si definisce quindi un terreno selvaggio, a tratti crudissimo, che descrive l’attuale contesto ugandese, sospeso tra modernizzazione e disastro ecologico.

Guarda il set live su Nyeg Nyege

Lithium Blast, il video di HHY & The Kampala Unit diretto da Jonathan Uliel Saldanha

Oltre agli headliner, LUAR propone i set di Lampredonto, l’unione di Lampreda e Tonto, al secolo Simone Vassallo e Francesco Zedd, che con due batterie elettrificate contaminate da frammenti elettronici e suonate rigorosamente dal vivo, hanno esordito nel 2022 per UR Suoni con l’EP “! WASTED !” dove ha collaborato il grande Mark Stewart (qui intervistato su indie-eye e una seconda volta per l’uscita di Citizen Zombie) mente dei seminali Pop Group, scomparso recentemente. Il full lenght è uscito nel 2023 e si intitola “WORKOUT | WORSHIP”, caratterizzato da numerose collaborazioni.

Lampredonto feat. Mark Stewart

Il secondo set che precede gli healiner è quello dei ravennati Il cloro. Usciti con “Sponga” nel 2019 per UR suoni dopo l’esordio su Lepers Produtcions, combinano le intuizioni più estreme del post-rock, con la lezione no-wave, nella versione rielaborata e riletta da etichette come Skin Graft. Campionatori, chitarra, batteria, per un set organicissimo e violento, che abbiamo documentato in video su indie-eye ai tempi della loro prima uscita.

Il Cloro, il video ufficiale di Fiume Nera

Last but not least il DJ set degli apolidi Funkamari, qui rappresentato da Fanqueiro nella sua ricerca etnomusicale lungo la penisola, che supera e oltrepassa i confini, per lanciarsi verso il sud del mondo. Un insieme di vibrazioni positive tra il brazilian boogie, l’afro e il turkish funk, fino a lambire le propaggini dell’electro cumbia, per uno show che riconduce il dancefloor alla sua essenza percussiva e rituale originaria.

L’ingresso per i concerti è totalmente libero e il progetto è stato reso possibile grazie al cofinanziamento dell’Unione Europea, fondo Europeo di Sviluppo Regionale, nell’ambito del Programma Operativo Città Metropolitane 2014-2020.

Michele Faggi
Michele Faggi
Michele Faggi è il fondatore di Indie-eye. Videomaker e Giornalista regolarmente iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Toscana, è anche un critico cinematografico. Esperto di Storia del Videoclip, si è occupato e si occupa di Podcast sin dagli albori del formato. Scrive anche di musica e colonne sonore. Si è occupato per 20 anni di formazione. Ha pubblicato volumi su cinema e nuovi media.

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