Elettra e Carlotta si incontrano giovanissime nel salotto della loro insegnante di Piano e non si separano più. Ad accomunarle non è solo la passione per la musica e per lo strumento al quale hanno dedicato gli anni più intensi della loro formazione, ma un’intesa creativa che in tutti questi anni non ha mai perso la freschezza del gioco.
La scelta di suonare a quattro mani arriva nel 2005, in occasione di un concerto commemorativo, da un episodio doloroso Elettra e Carlotta sperimentano l’emozione di un incontro che sembra avvenire per la prima volta nello spazio della tastiera, è un’occasione di vicinanza, come dicono loro, ma anche un gioioso duello fatto di schermaglie sonore e avventurosi intrecci delle mani, perché assistere ad un loro concerto mette in moto il cuore e il cervello coinvolgendo attivamente anche l’occhio.
Nasce così quest’entità chiamata Mad Emoiselle Sarabande, gioco tra danza e follia, alla scoperta del patrimonio pianistico scritto o trascritto per due esecutori e portato in mezzo alla gente, dentro le case, con uno spirito conviviale, cameristico e popolare.
Per quanto ci riguarda, il loro modo di sposare la musica con il racconto, fatto di piccole grandi storie legate alla genesi del repertorio ma anche agli episodi quotidiani dei grandi musicisti, è vicino al “Pop” migliore, perché smonta la “musica classica” dal piedistallo, spostando la fruizione frontale direttamente al centro.
Le Mad Emoiselle Sarabande si muovono con la formula degli House Concert, nella video intervista che hanno gentilmente concesso a Indie-eye.it ci raccontano il funzionamento della loro infallibile e bizzarra avventura a quattro mani, oltre alla loro storia e al loro modo di immaginarsi la musica.
E se avete sempre pensato a Ravel, Czerny, Debussy, Barber, e al repertorio di altri grandi degli 88 tasti, come a qualcosa da ascoltare in pentecostale contemplazione, vi sbagliate di grosso, c’è molta più emozione e vita nello spirito delle Mad Emoiselle che in tutto quel post-rock strumentale (che proviene anche da contesti “colti”) spesso composto in preoccupante assenza di serotonina.
Colorate e irregimentabili, Elettra e Carlotta se la godono alla grande e sembrano possedute dal sacro demone dell’affabulazione, sono musicali anche quando parlano, e mentre suonano raccontano storie bellissime e visionarie, se non ci credete, andatele a trovare sul loro sito ufficiale, il profilo Tumblr di Mad Emoiselle Sarabande, e invitatele a suonare a casa vostra, non ve ne pentirete.