Mariam Wallentin, cinquanta per cento degli straordinari Wilbdirds & Peacedrums ha parallelamente intrapreso una interessantissima carriera solista con il moniker di Mariam the Believer. Quando uscì il suo primo album, intitolato Blood Donation, la intervistammo a lungo per capire da vicino l’evoluzione della sua musica, come autrice e come interprete. A distanza di quattro anni Mariam promuove il secondo album sulla lunga distanza intitolato “Love Everything“, uscito ieri 20 ottobre per la sua etichetta, la Repeatuntildeath.
La promozione è affidata a nove bellissimi video teaser dove Mariam danza entro la cornice di ambienti naturali, sopra le rocce, oppure in contesti dove l’architettura è intervenuta in modo minimale rispetto allo spazio verde.
Oltre ai nove video performativi, il videoclip ufficiale che ne sintetizza il senso con mezzi e risultati più curati. Diretto dalla regista svedese Ylva Henrikson, ex danzatrice e documentarista specializzata nello sviluppo di film performativi, si concentra sul corpo di Mariam, filmato in uno studio insieme ad una pietra e protagonista assoluto del video. Le scarpe di Mariam, le mani, le palpebre, la vena di un braccio, le gambe, i capelli e il vestito. Tutto concorre a determinare le pulsazioni di un corpo in movimento in uno dei più bei videoclip visti negli ultimi anni.
Mariam The Believer – Bodylife