domenica, Novembre 24, 2024

Microfreak, la video guida completa al sintetizzatore ibrido analogico di Arturia

Piccolo per ingombro, ma dalle infinite prestazioni. Microfreak è il sintetizzatore ibrido analogico/digitale con numerosi motori di sintesi e moltissime altre funzioni. Lo abbiamo esaminato in dettaglio con una video guida di due ore che vi consente di farvi un'idea approfondita, ma anche di lavorarci immediatamente.

Da quando Microfreak ha fatto breccia nel mercato dei sintetizzatori, il dispositivo di Arturia è cresciuto e ha implementato nuove funzioni.
Piccolo per dimensioni e dal peso leggerissimo, ma dalle prestazioni sorprendenti, Microfreak è un sintentizzatore ibrido analogico/digitale che lavora con numerosi motori di sintesi, con un filtro analogico multimodale e con una tastiera avveniristica dalle funzioni capacitive, che può funzionare con la diversa pressione del polpastrello sulla superficie, in modo da offrire notevoli sfumature del suono in fase performativa.

Microfreak, synth piccolo nelle dimensioni, ma dalle molteplici funzioni

Microfreak integra anche un LFO, un Arpeggiator e un Sequencer molto versatile che consente creazioni di sequenze live e in modalità step recording, ma anche due inviluppi, tra cui uno ciclico che introduce modellazioni del suono davvero complesse e ricche di sfumature.
Attraverso un sistema a matrice è possibile stabilire connessioni tra le diverse parti del synth distinguendo sorgenti di modulazione e destinazioni da modulare.
Utilizzabile sin da subito con un’alimentatore da 12v e un plug per le cuffie, integra anche un’uscita Jack TRS per la connessione con mixer e diffusori, un’uscita midi, una CV + GATE e la connessione USB per dialogare con Midi Control Center, il software proprietario del brand francese che serve a configurare di tutti i dispositivi Arturia incluso controller come Keylab Essential, e che nel caso di Microfreak è utile per tutti gli aggiornamenti del Firmware.
Proprio la versione 5.0, l’ultimo di una serie di aggiornamenti progressivi, ha aggiunto alcuni motori di sintesi granulare e la possibilità di modificare con questi, samples di propria produzione.
Nella nostra videoguida di ben due ore partiamo da zero per arrivare alle ultime funzioni di Microfreak, incluso quelle che trasformano il dispositivo in un vocoder a tutti gli effetti.

Microfreak, la video guida completa e in italiano per usare da subito il synth analogico/digitale di Arturia

Microfreak, le funzioni principali

La video guida di due ore dedicata a Microfreak che abbiamo realizzato per i nostri lettori è un vero e proprio mini-corso di formazione utile per cominciare a lavorare con il dispositivo Arturia.

Le istruzioni in formato PDF scaricabili dal sito ufficiale dopo l’acquisto e la registrazione del prodotto, sono capillari ed esaustive, ma come tutti i manuali, sono organizzate con una tassonomia più utile alla consultazione che all’impostazione di una sessione di lavoro.

Microfreak è un dispositivo davvero ricco di funzioni e di possibilità e anche la già citata guida, lascia fuori alcuni aspetti che approfondiremo in seguito, come per esempio il dettaglio sui davvero numerosi oscillatori presenti e i passaggi per lavorare al meglio con la sintesi granulare.

I più di 400 preset di fabbrica consentono da subito di farsi un’idea delle potenzialità sonore del mezzo, che variano da modellazioni Eurorack passando per sonorità più originali e innovative.

La gamma di possibilità tonali e sonore è ampia e procede dalla club music verso l’ambient, dalle original soundtracks degli anni 80 fino all’industrial-noise.

La tastiera capacitiva ci è sembrata ottima per le possibilità performative, anche se per qualcuno abituato a caratteristiche più tradizionali potrebbe risultare spiazzante utilizzare tasti sensibili al polpastrello, ma che non hanno caratteristiche semipesate.
In questo senso, le uscite MIDI consentono la connessione con controller di dimensioni più importanti, per sfruttare le caratteristiche del synth analogico con una tastiera tradizionale.

Ottimo il Display OLED che propone una serie di rappresentazioni grafiche dell’onda sonora durante la modellazione, oltre ad un sistema di navigazione integrato dei parametri e dei settaggi interni al dispositivo, davvero infiniti.

Non devono essere trascurate le caratteristiche parafoniche, davvero una marcia in più per dispositivi di questo tipo. La parafonia, come spieghiamo nella video guida, non è esattamente un sistema polifonico, ma lo simula al meglio, consentendo al synth sfumature davvero ricche anche durante l’utilizzo del sequencer.

Arpeggiator e Sequencer sono caratterizzati da una serie di funzioni di registrazione, memorizzazione e manipolazione della sequenza davvero notevoli. Segnaliamo a questo proposito la possibilità di modificare “live” una sequenza già registrata, inserendo al volo parametri di modulazione che trasformano in un oggetto dinamico le usuali potenzialità di un sequencer.

L’ultimo aggiornamento del firmware giunto alla versione 5.0 da pochi mesi, ha aggiunto tre motori di sintesi granulare e la possibilità di caricare e modellare sample originali di propria produzione. Nel video guardiamo insieme alcuni aspetti, spiegando come ottenere il meglio dal campionamento di un suono.

La funzione Vocoder consente di trasformare dispositivo e tastiera in un vocoder a tutti gli effetti. La versione standard di Microfreak in nostro possesso non include il microfono che era in dotazione con la limited edition. Ma questo può essere acquistato per circa 30 euro nello store ufficiale Arturia. Possono anche essere utilizzati microfoni di terze parti, ma il microfono Arturia garantisce una compatibilità maggiore e soprattutto, il fatto che sia montato su un braccio pieghevole cosiddetto “a collo di cigno”, lo rende adatto per bisogni performativi.

Last but not least, il prezzo. Arturia Microfreak viene venduto per circa 350 EURO, si può acquistare dallo store ufficiale del brand francese.

Per le funzioni del dispositivo è davvero un costo contenuto.

Redazione IE
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