Home CoverStory Miss Massive Snowflake – The Doorman, il video in anteprima e l’intervista...

Miss Massive Snowflake – The Doorman, il video in anteprima e l’intervista a Shane De Leon

Miss Massive Snowflake, la band del versatilissimo Shane De Leon ha veicolato l'ultimo "Your Favorite band" con un vero e proprio concept visuale. "The Doorman" è il quarto video tratto dall'album pubblicato per North Pole Records e mantiene al centro il tema principale che attraversa tutte le canzoni: il rapporto tra un fan e la band che adora. Una relazione febbrile e raccontata con spirito ironico, che diventa struggente nostalgia per l'evento live, proprio quando ci hanno tolto tutto, ad eccezione dell'immaginazione. L'anteprima di "The Doorman" e l'intervista a Shane De Leon

1628

L’improvvisazione è sempre una grande strategia. Ci ha detto questo Shane De Leon nel presentarci il suo bel concept dedicato all’amore incondizionato di un fan per i musicisti che ama. “Your favorite band” esce a tre anni di distanza da “Bobby And Sheila” sotto il nome di Miss Massive Snowflake, combo attivo dal 2004, guidato dall’ex Rollerball e coadiuvato da Andy Brown dei Fontanelle, Jeanne Kennedy, il notevole Jacopo Andreini, già con Squarcicatrici, Ty Herman, Keith Martinez ed infine Fabrizio Testa, bassista e musicista proteiforme.

Psych, garage punk, doom, improvvisazione e persino pop deviato, il metissage sonico di Shane De Leon non avrebbe sfigurato tra i capitoli migliori del catalogo Skin Graft.
L’album esce per l’ottima North Pole Records, il cui catalogo può essere consultato da questa parte. Per veicolarlo, Shane ha deciso di realizzare un numero notevole di videoclip, scegliendo di fatto la strada del visual album e mantenendo fede ad uno stile diretto, tra racconto e improvvisazione, Cassavetes e Dave Markey.
Girati in parte durante l’esplosione della pandemia, i video realizzati per “Your favorite band” intersecano il tema dell’album e la nostalgia febbrile per l’evento live, con quello che stiamo tutti vivendo e che ha colpito in particolar modo chi come Shane, lavora con la musica, alla costante ricerca di locali e venue che ancora incarnino uno spirito verace, diretto e DIY.

Per l’occasione, oltre ad una ricca intervista dove Shane ci rivela il making di tutti i video realizzati per l’album, indie-eye presenta in anteprima lancio il videoclip di “The Doorman“, divertentissimo gioco realizzato nella galleria d’arte di proprietà dello stesso Shane e interpretato da Gary Halsten, attore parte dello Street School Artist Collective.

Ciao Shane, benvenuto su indie-eye. Vorremmo chiederti, prima di entrare nel vivo, come mai hai scelto di fare una serie di video narrativi per veicolare “Your Favorite band”, il tuo ultimo album. Al momento, incluso l’ultimo “The Doorman”, che presentiamo su indie-eye in esclusiva lancio, i video sono in tutto quattro. Puoi brevemente raccontarci la progressione narrativa, a partire da “Church Casino”, passando per “Oh shoot“, fino ovviamente a “The Doorman?”

Grazie per avermi ospitato, apprezzo molto l’opportunità di parlare del mio lavoro. I video seguono in sostanza la linea narrativa dell’album. Nel video della Title track viene affrontata in modo simbolico la relazione tra il Fan e una Band. Questo particolare tipo di fan può essere problematico e persino offensivo. Riesce ad esprimere i propri sentimenti solo riguardo alla musica e in relazione all’importanza che questa ha avuto sulla propria vita. “Your Favorite band” è quindi incentrato sull’amore per la musica, su quel momento apicale in cui vedi una band dal vivo e ti trasporta, ti commuove fino a spingerti verso il pianto, la risata e anche la rissa. Il video di “Church/Casino” mostra come il fan segua i passi e il percorso della band, adattando la propria vita a quel modello. La musica dal vivo può essere davvero potente. Tieni conto che quando è arrivato il Covid, Miss Massive Snowflake ha dovuto cancellare 20 date del tour statunitense e dieci giorni di registrazione. “To the bone”, “Hot coffee” e “Church/casino” erano già state scritte, ma ho dovuto aggiungere altri elementi per finire il racconto legato al Fan. Abbiamo quindi registrato nei nostri home studios e ci siamo scambiati i file avanti e indietro.

A proposito di Covid. La relazione tra la band e la fanbase che hai cercato di raccontare in modo diretto nei tuoi video si è appunto confrontata a un certo punto con la pandemia globale. Come hai fatto interagire i due temi, specialmente negli ultimi due video, al di là degli aspetti contingenti?

L’ultimo verso di “Your Favorite band”, mi riferisco al singolo ovviamente, è “spero di vederti il prossimo anno, siamo tutti chiusi in casa, ma ho ancora la tua musica e siamo insieme a casa mia”. Si esprime quindi un desiderio struggente per la musica dal vivo, cercando di accontentarsi con gioia di un formato registrato, ma con il forte desiderio per un prossimo incontro. In un passo precedente della canzone, “la Cantante”, non vede l’ora di vedere “Il fan” nelle prime file, “vestito di nero, mentre tiene in mano una rosa”, che presumibilmente lancerà sul palco verso di lei. Le maschere che vedi utilizzate nel video, ci sono semplicemente per proteggere i miei amici e la mia famiglia e mi piace che in qualche modo offrano una periodizzazione al video, anche se gli stessi testi in qualche modo compiono la stessa operazione. In fondo è una macchina del tempo artistica specificatamente fatta durante il Covid 19 e creata appositamente per esso.

Shane, tu realizzi i video nel tuo studio, nel Montana. Hai sempre affrontato tutto con un approccio personale e artigianale per quanto riguarda il videomaking, penso al video di “Bobby and Sheila”, dove hai fato tutto da solo. In questo caso hai coinvolto una comunità di artisti e amici. Puoi dirci qualcosa in più sui volti e i protagonisti che compaiono nei quattro video realizzati per la promozione di “Your Favorite band”; considerando anche che sono molto diretti, fisici e che i loro ritratti sono uno dei punti di forza dei video stessi…

Ho una galleria d’arte e uno spazio per performance chiamato Kirk’s Grocery. La sua esistenza è ispirata ai luoghi dove ho suonato per molti anni. Per esempio spazi mitici in Italia, come Manitese, Cox 18, Fanfulla, Clandestino, diversi centri sociali e naturalmente gli “house parties” statunitensi, i locali DIY, le gallerie d’arte. Sono stato costretto a chiudere per due mesi, ma riaprirò proprio il prossimo venerdì per una personale d’arte. Per quanto riguarda gli amici ho chiesto a quelli più stretti di collaborare. Mary Serbe è la Cantante, Nicholas Rogers il Fan. Mary è un’artista e la mia ragazza. Nick è un comico e un buon amico. Hanno svolto un ottimo lavoro ed è divertente dirigere le persone.

In termini di montaggio e riprese, sembra che tu sia molto vicino allo spirito dei video underground dei novanta. Penso a registi come Dave Markey, per esempio. Quel tipo di estetica è un punto di riferimento per te?

Non ho mai pensato a questo, ma naturalmente, avevo 21 anni quando usciva Goo. Ho lavorato in un negozio di dischi di San Diego, ho amato i Sonic Youth e li ho visti molte volte. Quello che volevo fare era di lavorare principalmente su un muro bianco con l’illuminazione, per isolare il più possibile le figure umane, in modo che tutto sembrasse come un sogno, un frammento di memoria oppure un archetipo.

La musica e i suoni di “Your Favorite Band” si muovono tra noise e improvvisazione, ma con una scrittura molto diretta al centro. I video, secondo te, vogliono seguire la stessa linea, tra narrazione e libertà?

Avessi avuto più budget e una crew a disposizione, avrei certamente aderito maggiormente ai testi, ma credo si sia fatto un buon lavoro comunque. Tutte le riprese sono state fatte in un tempo che non supera l’ora. Adesso che me lo fai notare, dovremmo farne uno più rumoroso e sperimentale. Ottima idea.

Puoi dirci qualcosa in più sul personaggio di The Doorman?

La storia della canzone è vera ed è realmente accaduta, qui nel mio spazio espositivo e performativo. Ero l’uomo alla reception per quella notte, durante l’ultimo concerto di una college band locale molto amata, chiamata Rookie Card. Le sequenze dove si vede la band suonare nel video, sono state girate quella notte, proprio qui al Kirks’, quelli sono proprio i Rookie Card. La canzone parla della madre mentre filma la performance. E il filmato è il footage di cui ti parlavo. Un loop pazzesco. ll personaggio nel video è interpretato da Gary Halsten, un attore che risiede attualmente a Billings (n.d.r. città nel sud del Montana). L’ho conosciuto qui da me al Kirk’s Grocery e durante il Covid gli è mancata davvero molto la recitazione. Gli ho chiesto se voleva interpretare The Doorman e lui ha risposto di si. Il personaggio che ha tirato fuori mi fa ridere sul serio. Attraversato da uno snobismo giocoso, ma assolutamente ricco di clemenza. Ha contribuito a condurre il personaggio ad un livello superiore.

Continuerai a realizzare video per il concept di “Your Favorite band” oppure questa è l’ultima clip della serie?

Ho in programma di realizzare ancora due video; uno per “To The Bone” e l’altro per “What a Wall (Flags Mean)”. Concluderanno la trama complessiva del Fan e della Band. Mi sono divertito a realizzarli e adesso ne abbiamo molti. Mentre lavoravo alla scrittura delle canzoni, tutto era un po’ avviluppato nella mente. Sono felice di aver raggiunto un compromesso con semplicità. L’improvvisazione è sempre una grande strategia!

SINTESI
Voto
Articolo precedenteFrancesco de Gregori – I testi. La storia delle canzoni di Enrico Deregibus
Articolo successivoSolaris – Podio e l’arte animata di Chiara Chemi aka The DollMaker
Donatella Bonato
Veneta, appassionata di tutti quei suoni che alterano la percezione, si è laureata in storia dell'arte nel 2010 e alterna la scrittura critico-musicale al lavoro per alcune fondazioni storiche.
miss-massive-snowflake-the-doorman-il-video-in-anteprima-e-lintervista-a-shane-de-leonMiss Massive Snowflake, la band del versatilissimo Shane De Leon ha veicolato l'ultimo "Your Favorite band" con un vero e proprio concept visuale. "The Doorman" è il quarto video tratto dall'album pubblicato per North Pole Records e mantiene al centro il tema principale che attraversa tutte le canzoni: il rapporto tra un fan e la band che adora. Una relazione febbrile e raccontata con spirito ironico, che diventa struggente nostalgia per l'evento live, proprio quando ci hanno tolto tutto, ad eccezione dell'immaginazione. L'anteprima di "The Doorman" e l'intervista a Shane De Leon